I comportamenti individuali generano effetti globali importanti: ecco il senso dell’installazione di E.On sulla sabbia di Termoli. Un’impronta di sabbia enorme, a significare, in modo visibile, il nostro impatto annuale sull’ambiente
L’impatto dell’uomo sull’ambiente è notevole ma, a volte, invisibile e difficile da descrivere. Come è possibile far capire quanto siano 7 tonnellate di CO2 all’anno (fonte dati Istat 2019) per ogni singolo cittadino italiano?
Ci ha provato E.On a Termoli con un’installazione originale quanto significativa. Realizzata sulla sabbia, materiale immotivatamente ritenuto a disponibilità infinita e per il quale si è speso anche un rapporto delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep).
Già perché il volume di sabbia e ghiaia utilizzati ogni anno, seconda risorsa più utilizzata al mondo dopo l’acqua, ammonta a 50 miliardi di tonnellate, che potrebbero costruire un muro largo 27 metri e alto 27 metri intorno al pianeta Terra.
Il significato dell’enorme piede comparso sulla spiaggia di Termoli ce lo spiega Frank Meyer, Ceo E.On Italia: “un uomo produce 7 tonnellate all’anno di CO2, a causa del nostro modo di vivere. Dobbiamo iniziare a ridurre questa quota. Ma questa CO2 prodotta non è visibile: ecco allora che ci è venuta l’idea di mostrare questa quantità in modo evidente…
Quando qualcosa non è visibile, viene spesso ignorato. Da qui una semplice proporzione: se in media un uomo che pesa 80 Kg ha un piede lungo 26 cm, quanto sarebbe grande l’impronta di un gigante che pesa 7 tonnellate? Esattamente 23 metri“.
L’opera di sabbia è stata ideata dall’agenzia Dlv Bbdo e realizzata a mano, senza l’utilizzo di mezzi meccanici né di additivi chimici, da L’Accademia della Sabbia, un gruppo di artisti specializzati nella lavorazione della sabbia.
Il piedone di 23 metri resterà sulla spiaggia di Termoli fino all’8 maggio. A ricordare il gigante cattivo che tutti insieme dobbiamo contribuire a ridimensionare.
Per questo E.On, in questa occasione, lancia anche la sua iniziativa delle Comunità green che sprona i singoli a cambiare le proprie abitudini di consumo attraverso una App e ad apprendere buone pratiche di risparmio energetico.
E Termoli, città di mare abituata all’accoglienza, ha accettato con piacere di ospitare l’inizitiva perché, ribadisce Francesco Roberti, sindaco di Termoli “Termoli è un posto che accoglie e qui il tema ambientale è molto sentito; dobbiamo cominciare a ripensare il nostro modo di vivere, partendo dalla cosa più semplice, il saper risparmiare“.
Risparmiare sui consumi e sugli sprechi ma non nello sforzo verso la tutela dell’ambiente e della bellezza naturale, che in Molise non manca.
Perché “bellezza è anche pulizia: questa è un’occasione unica per dimostrare il lavoro che stiamo facendo sul nostro territorio. Lavoro per ridurre la nostra impronta ambientale, a cominciare dalla plastica monouso. E con un progetto lungo e impegnativo con obiettivi alti sulla raccolta differenziata dei rifiuti, cercando di eliminare tutti i cassonetti su strada” continua Rita Colaci, assessore all’ambiente della cittadina.
Da Rieco, azienda che si occupa dei servizi ambientali, confermano che la “risposta della cittadinanza per la raccolta differenziata è stata molto forte e siamo passati dal 30% al 70% in soli 365 giorni“. Perché quando si sensibilizzano le persone e si fa cultura dell’ambiente le cose funzionano.
Come conferma l’assessore alla cultura, Michele Barile: “parte tutto dalla cultura e per questo bisogna trasmettere alle nuove generazioni – ma non solo – le buone prassi. Siamo partiti dalle scuole, attraverso un programma nazionale, per sensibilizzare gli studenti al tema ambientale“.
Tutti insieme ci si riesce: ne è sicuro Davide Villa, marketing manager di E.On Italia. “Noi come E.On possiamo essere il facilitatore per la creazione di queste comunità green… Da oggi, infatti, lanciamo la green community. Con l’app e l’impact test innazitutto, per capire i consumi e l’impronta energetica. Poi si passerà – se possibile – all’installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore…”
Aderendo al progetto delle comunità energetiche, per il quale E.On si propone come abilitatore per i singoli proprietari di impianti fotovoltaici.
Uno scenario ancora in fase di assestamento, ma “una volta chiarite le regole, che al momento non sono ancora del tutto delineate, possiamo immaginare che nei prossimi 5/10 anni saranno centinaia di migliaia gli utenti connessi” conclude Villa.
Da Sud a Nord
Intanto, alla già capillare rete di vendita e assistenza di E.on in Italia si aggiunge in questi giorni un altro tassello con l’apertura di un nuovo Punto territoriale sulla zona di Bergamo. Situato in via
San Lazzaro, al 52 il negozio si affianca a quello di Stezzano per tenere aggiornati i cittadini e clienti di E.On. Gli stessi che potranno andare a visitare il nuovo bosco di Bagnatica che fa parte del progetto di riforestazione “Boschi E.On”.