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I furbetti dei rifiuti: a Milano attività illecita bloccata

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discarica abusiva milano

Denunciate dalla Polizia locale di Milano 4 persone, tra cui un operaio dell’Amsa, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, per attività illecita di stoccaggio e trasporto di rifiuti edili e pericolosi.

I furbetti delle discariche abusive – ma sarebbe meglio chiamarli delinquenti (anche se il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna) – questa volta sono stati sorpresi dalle trappole fotografiche della Polizia locale di Milano che li ha presi, come si suol dire, con le mani nella spazzatura.

Così, gli agenti del Comando decentrato del Municipio 8 di Milano hanno individuato la discarica abusiva in via Chiasserini, attività illecita organizzata da un’impresa edile di Settimo Milanese con la complicità di un dipendente di Amsa.

A conclusione delle indagini preliminari, sono quattro le persone indagate, per i reati di trasporto illecito di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva, in concorso tra loro.

Il dipendente Amsa è accusato inoltre di peculato, per aver utilizzato a proprio vantaggio il veicolo di cui disponeva e ancora, in concorso con il titolare della ditta, dovrà rispondere di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

Le indagini erano state avviate lo scorso dicembre da parte degli agenti del Nucleo Motociclisti e dell’Ufficio Pg esterna di Zona 8, in collaborazione con due agenti esperti in informatica.

Nel corso delle indagini, che sono risultate complesse e hanno richiesto l’utilizzo di fototrappole e dispositivi di localizzazione Gps, è emerso che il titolare dell’impresa edile, insieme a due suoi dipendenti, era stato notato compiere ripetuti movimenti in via Chiasserini a bordo di due autocarri.

In quest’area, con l’ausilio del dipendente Amsa, venivano in parte abbandonati e in parte ricaricati sul mezzo della municipalizzata materiali di varia natura, alcuni classificabili come rifiuti speciali e pericolosi.

L’operatore Amsa portava poi il mezzo carico in discarica riferendo di aver trovato il contenuto in stato di abbandono. Altre volte invece inviava una segnalazione sulla presenza di rifiuti da rimuovere; poiché si trattava di rifiuti speciali, per la rimozione venivano chiamate ditte terze, con un conseguente aggravio di spese quantificate in totale in circa 13mila euro.

La presenza dell’operatore e dell’autocarro con la livrea dell’azienda dei rifiuti garantiva una solida copertura al personale dell’impresa di Settimo. Più volte infatti alcuni passanti avevano notato gli strani movimenti ma proprio in virtù della presenza del furgone Amsa non avevano segnalato o denunciato l’abbandono dei rifiuti convinti si trattasse di un’operazione lecita.

Durante il periodo delle indagini gli investigatori della Polizia locale hanno rilevato, oltre a macerie e materiali edili vari, anche l’abbandono di almeno 20 estintori e 40 taniche contenenti liquidi pericolosi di varia natura, tra i quali rifiuti di industria grafica e olii esausti, questi ultimi sottoposti immediatamente a sequestro al fine di analizzare il contenuto, a tutela dell’incolumità pubblica e dell’ecosistema, considerato che tali materiali erano accessibili a chiunque.

La diffusione di queste informazioni è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Milano, in ottemperanza alle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 188/2021.

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