Gli Its cambiano nome con la nuova proposta di legge: tra le novità introdotte spiccano il potenziamento dell’offerta formativa, nuovi fondi stanziati e più collaborazione con le aziende.
Alla Camera dei Deputati è stata approvata la nuova proposta legge per gli Its, non più Istituti Tecnici Superiori ma Istituti Tecnologici Superiori.
Approvata a Montecitorio in terza lettura, con 387 voti favorevoli, nessun contrario e 6 astenuti, la riforma ha cambiato, in primis, il nome degli Its, facendoli diventare Istituti Tecnologici Superiori o Its Academy.
Presenti in aula, durante la votazione, anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e la Ministra per gli Affari Regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.
Tra le novità introdotte, spiccano il potenziamento dell’offerta formativa attraverso l’individuazione di nuove aree tecnologiche e profili di specializzazione, con una particolare attenzione rivolta alla transizione ecologica e digitale.
Al momento sono 6 le aree tecnologiche individuate: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Un altro cambiamento approvato è la disponibilità di finanziamenti stabili grazie all’istituzione da parte del Ministero dell’Istruzione di un Fondo per l’istruzione tecnologica superiore: a partire da quest’anno è prevista una somma pari a 48,35 milioni di euro.
Il fondo finanzierà la realizzazione dei percorsi formativi, il potenziamento dei laboratori e delle infrastrutture tecnologicamente avanzate, nonché l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie e le borse di studio.
Inoltre, una parte importante del percorso formativo degli studenti sarà costituita dagli stage aziendali, i quali copriranno almeno il 35% dell’offerta complessiva Its.
I tirocini potranno essere svolti sia in Italia che all’estero e saranno sostenuti da borse di studio.
Infine, un’ultima novità riguarda l’accresciuto ruolo delle imprese nella vita degli istituti con almeno il 60% del monte orario complessivo affidato a docenti provenienti dalle aziende.
La riforma ha istituito anche il Comitato nazionale Its Academy che avrà il compito di interfacciarsi con associazioni e imprese, raccogliendo dati ed elementi sulle figure professionali di tecnici superiori più richieste dal mercato del lavoro.
Un passaggio fondamentale per l’Italia, che per troppo tempo ha guardato l’estero come un modello da seguire e imitare.
Oggi non è più così: anche il nostro Paese può avere un ruolo da protagonista nella formazione delle nuove generazioni su competenze oggi necessarie nel mondo del lavoro.
Oltre a questo, si tratta di un passo essenziale per andare incontro a quelle che sono le necessità del nostro Pianeta: la transizione ecologica e quindi anche digitale.