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Velaterapia: perché può aiutare a stare bene

barca a vela
Immagine da Depositphotos

Da una collega giornalista ha preso il là un nuovo progetto di velaterapia chiamato Una vela per la rinascita. Ecco come ci si può iscrivere e perché conviene farlo

Giornate in barca da 11-15 metri, che salpano dal Tirreno e che ospitano donne che hanno subito interventi e cure a seguito di neoplasie o di altre patologie.

Ma l’attenzione è anche per le vittime di maltrattamenti cui vivere giornate di condivisione su una barca a vela fa bene. È questa l’essenza di Una vela per la rinascita. GreenPlanner.it ha incontrato l’ideatrice Silvia Landi, giornalista esperta di velaterapia.

Da dove nasce l’idea del progetto e chi lo porta avanti?

L’idea nasce da una lunga conoscenza della vita in barca unita alla conoscenza della velaterapia che conobbi ormai molti anni fa grazie ai progetti con i giovanissimi de La nave di carta di Marco Tibiletti.

Ebbi a suo tempo modo di apprezzarne i pregi e la bellezza. Ho sempre lavorato nel mondo della comunicazione come giornalista, ma sono laureata in Scienze biologiche e ho sempre mantenuto un forte interesse per tutte le tematiche legate all’ambiente e al benessere della persona.

A questo uniamo la scelta della vela come stile di vita, aggiungiamoci la pandemia e la consapevolezza di quanto benessere una barca, il mare e vento possano portare a chiunque ed ecco il progetto Una vela per la rinascita che inizia a prendere vita.

Durante il primo lockdown, nel 2020, rimasi bloccata a Milano per 3 mesi mentre il mio compagno era a Marina di Carrara. Quando riuscii a rientrare la prima cosa che feci fu andare in barca, per respirare la serenità che tanto a lungo era mancata, la barca a vela ti consente di lasciare in banchina tutti i tuoi problemi e ritrovarli al rientro, in qualche modo più facili da affrontare.

Il progetto lo porto avanti io in prima persona con l’aiuto di soci armatori che insieme a me mettono a disposizione la propria barca e le proprie competenze e hanno aderito con entusiasmo al progetto fin dal primo momento, con noi il volto della speranza onlus, associazione che da oltre 40 anni si occupa di prevenzione e sostegno di tumore ha scelto di collaborare con noi e ci ha messo a disposizione i migliori professionisti per portare avanti con successo le attività.

Lo sapete vero che non è l’unica attività con il vento in poppa dedicato alle donne che hanno avuto un tumore: come vi distinguete e con che particolare obiettivo?

Una vela per la rinascita non si rivolge esclusivamente a donne che hanno avuto un tumore, bensì a donne con patologie invalidanti e a vittime di maltrattamenti.

Abbiamo avuto tra i nostri ospiti una giovane donna con sclerosi multipla, una donna con problemi di linfedema, avremo prossimamente una persona che sta superando un problema di tipo cardiologico, abbiamo accolto un uomo con un problema ematologico…

Il nostro progetto inoltre è multidisciplinare: in barca con le nostre ospiti alterniamo sessioni con la nutrizionista e attività con la fisioterapista, infine abbiamo gli incontri con le psicologhe per completare il tutto.

Una vela per la rinascita è un progetto dinamico e sempre in divenire, lavoriamo costantemente per capire cosa migliorare, come crescere e organizzarci per accogliere donne da tutta Italia.

Già a maggio, nel fine settimana inaugurale delle nostre attività, è stata nostra ospite dal venerdì al lunedì Imma, che veniva da Caserta.

Il nostro sogno nel cassetto è quello di diventare un punto di riferimento per donne provenienti da tutta Italia alle quali dare un momento di serenità e qualche strumento in più per rinascere dopo un momento difficile.

Chi vi supporta?

Aziende della zona principalmente, che hanno deciso di sostenerci con delle donazioni, privati e altre organizzazioni di volontariato, ciascuno secondo le proprie possibilità (ecco l’elenco completo).

Abbiamo Cantine Ramarro, produttore di vino, che ci sponsorizza, I profumi del marmo – brand di profumeria di lusso – che ha creato una linea di prodotti dedicata a Una vela per la rinascita.

Chi desidera sostenerci può farlo con delle donazioni oppure aiutandoci in maniera diversa.

Come ci si iscrive?

Per iscriversi è necessario compilare un modulo online; la partecipazione alle sessioni è completamente gratuita (lo stesso vale per l’eventuale ospitalità in caso di persone che vengono da lontano), chiediamo solo l’iscrizione all’associazione sportiva Asd Mad.

Quali le prossime date?

Ripartiamo dopo ferragosto, indicativamente il 20 agosto, quindi il 3 e il 10 settembre. Sempre meteo permettendo.

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