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Ecco i soggetti fotografici preferiti dai subacquei

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specie marine più fotografate

Una particolare classifica delle specie marine più apprezzate – e fotografate – nel Mediterraneo: alcune sono specie aliene, insediatesi qui a causa dell’innalzamento della temperatura dell’acqua. Belle da fotografare, ma dannose per l’habitat e la fauna autoctona

Quali sono le creature marine più fotografate e apprezzate del Mediterraneo? Qual è la specie che, se pubblicata sui social, è capace di generare migliaia di like?

La classifica delle specie più apprezzate del mar Mediterraneo è stata realizzata dagli esperti di Scubadvisor, l’app dedicata agli appassionati di immersioni, che permette di conoscere e localizzare le migliori location per esplorare i fondali marini.

Le dieci specie marine più fotografate del Mediterraneo

Ecco allora la classifica dei dieci protagonisti del mare nostrum, che spopolano sui social e si fanno apprezzare per i loro colori e le loro forme. Purtroppo, in alcuni casi si tratta di specie aliene – ovvero non originarie del nostro ambiente.

Questo causa seri problemi all’habitat marino e, in alcuni casi, anche alla sicurezza e alla salute dei bagnanti – come nel caso del pesce scorpione o del granchio blu.

Al primo posto di questa speciale classifica troviamo la medusa barile, detta anche polmone di mare, dalla forma semisferica opalescente e trasparente che ha un diametro di circa 60 cm, un peso di 10 Kg.

Questa creatura appartiene alla famiglia delle Rhizostomatidae si incontra spesso al largo delle coste marchigiane e viene considerata la più grande di tutto il Mediterraneo.

Al secondo posto troviamo la cernia bruna, che era quasi scomparsa dopo decenni di pesca eccessiva e bracconaggio. Grazie a misure di protezione sta tornando nelle acque del Mediterraneo francese e monegasco, in particolare nelle aree protette.

Al terzo posto il delfino. Difficilissimo da fotografare, è estremamente veloce ed è un agile nuotatore che si allontana alla prima avvisaglia di avvicinamento. Il Mare Adriatico ospita una vasta popolazione di delfini striati che è possibile incrociare soprattutto quando si mettono sulla scia delle barche.

Al quarto posto c’è il Pesce Luna, uno dei pesci ossei più pesanti e bizzarri tra quelli conosciuti. Vive da sempre nel Mediterraneo anche se è nelle acque tropicali e temperate che si trovano gli esemplari più grandi.

Il pesce luna preferisce le acque con temperatura compresa fra i 13 e i 17 gradi e tende a nuotare fra i 30 e i 480 metri di profondità. In Italia è stato avvistato anche lungo la costa ligure sin dal 2014.

Al quinto posto il polpo. Nel mondo ne esistono circa 300 tipi, ma nel Mar Mediterraneo ne circolano solo 16. Tra questi il fesso con i suoi tentacoli lunghissimi, la polpessa con il suo rosso mattone caratterizzato da puntini bianchi e il comune, il più diffuso, chiamato in Puglia di scoglio perché si cattura tra le rocce.

pesce scorpione

Sesto posto per una specie aliena: si tratta del Pesce Scorpione, noto anche come Pesce Leone. La particolarità di questo pesce, esteticamente bellissimo, è quella di avere delle pericolose spine dorsali e anali dotate di un veleno a base di neurotossine. Sono 13 i pericolosi aculei sulla schiena, più 3 sulla pancia, le cui punture possono essere fastidiose e dolorosissime per l’uomo.

Al settimo posto si classifica la murena, che colpisce il subacqueo oltre che per la sua forma, per via dei suoi denti e del suo sguardo misterioso.

Ottavo posto per lo scorfano rosso, pesce meraviglioso che vive in genere fra i 30 e i 60 metri di profondità ed è considerato il re del mimetismo sottomarino.

Nono posto per il granchio reale blu, altra specie aliena originaria dell’Atlantico occidentale che si è insediata velocemente nel Mediterraneo e può raggiungere una dimensione di guscio di 23 cm nei maschi e 20 nelle femmine. Lo si trova spesso nelle acque della Liguria.

Al decimo posto, infine, il barracuda boccagialla che può superare il metro di lunghezza e la cui presenza fino a qualche anno fa era circoscritta all’Atlantico meridionale. Se ne trovano meravigliosi branchi nei fondali di Ustica.

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