Cosa hanno in comune la tecnologia – in particolare quella legata ai meccanismi di autoapprendimento e di intelligenza artificiale – con la cosmetica naturale e biologica? Sicuramente la possibilità di rendere più sostenibile il business e di rendere più trasparenti le materie prime utilizzate nei prodotti. Ne parliamo con i fondatori di Eco Bio Boutique
Eco Bio Boutique era un’erboristeria nata nel duemila a Salerno con due dipendenti e oggi, dopo l’acquisizione del marchio da parte di due giovani imprenditori romani – Simone Spizzichino e Giacomo Imperiolini – è diventata un’impresa che vende esclusivamente online e fattura oltre 4 milioni di euro.
Una crescita importante, che negli obiettivi dei due soci proseguirà con un’espansione in alcuni mercati esteri. “Nel 2022 abbiamo aperto il nostro shop in Spagna e tra le prossime sfide c’è l’obiettivo di espanderci all’estero. Sono previste infatti entro il 2023 le aperture di pop-up store in Italia e il lancio di shop dedicati in Germania e Francia” ci spiega Simone Spizzichino, Ceo di Eco Bio Boutique.
Crescita dovuta alla qualità dei suoi prodotti, a una visione sostenibile ed ecologica del modello di business – ingredienti naturali, biologici e made in Italy – ma anche all’utilizzo di innovazione digitale e tecnologia.
Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Big Data pe cosmetici personalizzati e sostenibili
In che modo la tecnologia ha dato una spinta alla sostenibilità di questa azienda?
Attraverso Olivia Hub, un software che utilizza algoritmi di Intelligenza Artificiale, calcolo statistico e Machine Learning per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare e personalizzare le relazioni con i clienti, dando loro conto trasparentemente della qualità e della naturalità degli ingredienti contenuti nei prodotti acquistati.
Il software permette il controllo e lo smistamento degli ordini in arrivo sull’ecommerce verso le warehouse di destinazione per ottimizzare il processo di spedizione, abbattendo costi e inquinamento ambientale dovuto ai trasporti più lunghi.
Abbiamo chiesto ai due imprenditori di spiegarci meglio il processo tecnologico che consente alla loro azienda di ridurre impatti ambientali e migliorare la relazione con i clienti.
Partiamo dall’ottimizzazione dei trasporti…
Per ogni ordine che arriva viene selezionata la Warehouse più vicina all’indirizzo del destinatario – spiega Simone Spizzichino – in modo da abbattere i costi e ridurre l’impatto ambientale della spedizione.
Quante sono le warehouse che compongono il vostro network e tra le quali scegliete?
Abbiamo in totale 3 warehouse al momento, una a Barcellona che copre il territorio spagnolo e portoghese, una in Polonia che copre il territorio polacco e tedesco e la più grande a Roma che copre tutti i restanti territori.
Quali mezzi di trasporto utilizzate per la consegna?
Principalmente gli spostamenti si svolgono via terra; stiamo quindi stringendo accordi per utilizzare un corriere che garantisca consegne in giornata utilizzando mezzi elettrici a basso impatto ambientale.
Anche il packaging utilizzato è sostenibile…
Si, utilizziamo per i nostri packaging materiale sostenibile, riciclabile, in alcuni casi provenienti da fonti riciclate.
Come funziona, nel dettaglio, il vostro processo digitale di gestione degli ordini?
Olivia Hub, grazie ai suoi algoritmi di calcolo statistico e Big Data, riesce ad attingere quotidianamente a migliaia di dati e informazioni, poi attraverso algoritmi di Machine Learning riesce ad apprendere, elaborare e conoscere con largo anticipo stagionalità e andamento di un determinato prodotto e garantire, quindi, al consumatore finale ingredienti selezionati che provengono da una filiera sostenibile e controllata.
Il software ottimizza e semplifica la gestione della Customer Care pre e post acquisto per tutti i paesi di attività, consentendo la comunicazione tramite Sms, Whatsapp, chiamate, in entrata e in uscita, ottimizzando il processo di riconoscimento del cliente, mostrando lo storico ordini e indicando le informazioni più importanti, per esempio numero di tracking, quantità di prodotti ordinati, tipologia di pagamento e stato della spedizione.
Olivia Hub – prosegue Spizzichino – gestisce lo stock per ogni magazzino, calcolando l’andamento a livello sia storico che statistico di ogni singolo prodotto.
Inoltre è in corso di implementazione un sistema di intelligenza artificiale che permette di calcolare al meglio la quantità di stock necessaria per ogni singola tipologia di prodotto su una determinata nazione.
Questo andrà ad ottimizzare i processi di approvvigionamento e ad abbattere anche in questo caso, l’inquinamento – spiega – Inoltre, viste le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime per la produzione dei cosmetici date dal periodo storico che stiamo vivendo, questa tecnologia verrà a breve applicata anche alle tematiche legate alla filiera di produzione di laboratorio.
Avete dati sul risparmio – economico e di emissioni – ottenuto grazie al processo ottimizzato attraverso la tecnologia?
Di base, in questo modo abbattiamo gli spostamenti via aereo, che è attualmente la fonte più inquinante per la consegna degli ordini.
Tenete presente che il volume di vendita sulle nazioni in cui vendiamo, oltre all’Italia, è del 35/40%, quindi riusciamo a eliminare il 40% circa delle spedizioni che utilizzano il trasporto aereo.
Inoltre, utilizzando anche corriere totalmente elettrici, su percorsi brevi, riusciamo ad abbattere ancora di più l’impatto.
Abbiamo parlato di trasparenza sugli ingredienti e di qualità dei prodotti; potete darci qualche ulteriore dettaglio sulla filiera che fornisce gli ingredienti utilizzati?
Si tratta di aziende, quasi sempre sul territorio italiano, con la quale abbiamo rapporti commerciali da diverso tempo. Per esempio, collaboriamo attivamente con un’azienda che ci garantisce una serie di ingredienti originali che si inseriscono perfettamente nell’idea di economia circolare zero waste della filiera produttiva alimentare del caffè.
L’idea nasce dalla partnership del nostro fornitore con la cooperativa brasiliana Cooxupè che raggruppa piccoli produttori locali di caffè secondo standard equosolidali con un’attenzione particolare al processo produttivo completamente tracciabile e sostenibile.