Il gas è sempre più caro ma il vero problema nel nostro Paese sono le eccessive procedure burocratiche che rallentano gli iter di realizzazione degli impianti di energia da fonti rinnovabili. Gli appelli su eolico e fotovoltaico dell’Ordine degli Ingegneri e di Elettricità Futura
Sul tema del caro energia riceviamo e pubblichiamo da Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, in occasione dell’incontro Eolico e transizione ecologica. Le soluzioni degli impianti in Mugello, la seguente lettera aperta.
“Gli impianti eolici che soddisfano normative e prescrizioni vigenti – da costruire a Vicchio o già esistenti, come l’impianto eolico Carpinaccio nel comune di Firenzuola (ndr) – vanno realizzati in tempi rapidi.
Soprattutto bisogna eliminare la tanta burocrazia che c’è e le lungaggini conseguenti, solo così si può fare un salto di qualità ormai indispensabile: la Toscana e l’Italia sono prigioniere delle tante autorizzazioni che servono per realizzare opere che oggi sono sempre più urgenti.
Lo sblocco dell’impianto di Vicchio è un passo importante ma non deve essere un caso isolato; l’energia eolica è ormai una priorità legata non solo alla crisi climatica e ambientale ma anche agli scenari geopolitici internazionali.
L’energia eolica è una risorsa per l’Italia e va usata al meglio. Da questo punto di vista ribadiamo che la decisione di Draghi di concedere il via libera all’impianto eolico in Mugello può essere una svolta per la Toscana e per l’Italia. Siamo in un momento molto complicato, uscirne fuori si può ma solo con decisioni tempestive come questa“.
Per il sindaco del Comune di Vicchio Filippo, Carlà Campa, “L’iter procedurale per l’impianto di Vicchio si è concluso: il Consiglio dei ministri dopo il ricorso della Sovrintendenza ha dato il via libera quindi stanno iniziando i primi saggi sul terreno.
L’azienda costruttrice conta di avere la prima emissione di energia da pale eoliche a novembre 2024 circa. Occorre far sì che la transizione energetica sia al primo posto delle nostre priorità altrimenti tra qualche anno sarà troppo tardi.
Oggi abbiamo un’emissione di CO2 enorme e il problema non scompare per magia e bisogna trovare un modo per bypassare i combustibili fossili: le energie rinnovabili lo sono“.
Elettricità Futura a Regioni e Comuni: “Autorizzate in fretta i nuovi impianti rinnovabili”
Anche Elettricità Futura, che rappresenta oltre il 70% del mercato elettrico italiano, ci invia un appello per i Governatori delle Regioni e ai Sindaci dei Comuni d’Italia per chiedere di contribuire a risolvere l’emergenza energetica autorizzando velocemente le numerose richieste di costruzione di nuovi impianti rinnovabili.
“Non c’è più tempo in Italia la povertà energetica sta velocemente crescendo, a causa sia dei prezzi sia della carenza di gas. I Cittadini, le Imprese e anche le vostre Istituzioni hanno estremo e urgente bisogno di elettricità a basso costo.
Le Regioni e i Comuni possono fare la differenza, e hanno la responsabilità di farlo, permettendo un rapido aumento della produzione di elettricità rinnovabile.
L’energia elettrica rinnovabile è l’unica che l’Italia può produrre in poco tempo, a basso costo, e in abbondanza con risorse nazionali. Da quando un impianto rinnovabile viene autorizzato può iniziare a produrre energia elettrica anche in pochi mesi.
Già a Ottobre 2021, Elettricità Futura aveva rivolto un appello al Governo e alle Regioni sollecitando un’accelerazione nel rilascio dei permessi e sottolineando che l’obiettivo regionale rinnovabili è una straordinaria opportunità per l’economia e l’occupazione. Allora era un’opportunità, oggi è anche e soprattutto una necessità.
La situazione è gravissima. Il Governo ha già stanziato circa 70 miliardi di euro per tamponare l’emergenza caro energia. Ma il settore elettrico italiano ritiene che le Regioni e i Comuni possano contribuire con un deciso cambio di passo rispetto al passato, accelerando il rilascio delle autorizzazioni per impianti rinnovabili per almeno 10 GW all’anno, target peraltro coerente con gli impegni di decarbonizzazione dell’Italia.
Più rinnovabili una Regione e un Comune autorizzeranno, maggiori saranno i benefici locali. I calcoli sono presto fatti: realizzando 10 GW all’anno di rinnovabili da qui al 2030, Elettricità Futura stima benefici economici per oltre 40 miliardi di euro all’anno e mezzo milione di posti di lavoro entro i prossimi 8 anni.
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