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Sempre e solo fossili: per mitigare il problema del surriscaldamento globale servono le rinnovabili

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Lo sforzo per ottenere risultati concreti di decarbonizzazione del Pianeta devono essere globali perché globale è il problema. Non basta rideurre le emissioni in Europa se i Paesi in via di sviluppo, per necessità, emettono di più… ma la politica deve smettere di pensare sempre e solo alle fonti fossili, dando il via a una grande azione a favore delle rinnovabili.

Il peso dell’Europa sull’inquinamento globale è appena del 6%: i nostri sforzi per decarbonizzare la nostra industria risulteranno quindi vani se non agiamo globalmente, per spingere anche i Paesi in via di sviluppo – quindi con più alte necessità energetiche – a intraprendere la transizione ecologica.

Ma dobbiamo aiutarli perché altrimenti rischiamo la catastrofe! Un dato su tutti: nonostante Cina e India siano i due Paesi più inquinanti sul Pianeta, le emissioni pro capite dei due non sono ai primi posti – il primo Paese inquinante pro capite sono gli Usa.

Questo significa che la curva emissiva è ben lontana dal diminuire e, anzi, rischia di impennarsi pericolosamente al crescere dell’industrializzazione di questi Paesi e dell’Africa.

In tutto questo, tuttavia, l’attenzione dei Governi – in particolare del nostro – è sempre fissa sulle fonti fossili. Poco spazio viene dato allo sviluppo deciso delle rinnovabili.

A questo proposito, riceviamo e pubblichiamo due lettere aperte di Coordinamento Free e di Alleanza per il Fotovoltaico sul tema.

Governo Meloni solo fossile. Da Coordinamento Free cinque domande urgenti

Governo Meloni. Sempre e solo fossili. È incredibile che alla vigilia della Cop27 e con tutto al mondo che guarda alle rinnovabili, i primi atti del nuovo esecutivo riguardino solo ed esclusivamente le fonti fossili” afferma il presidente del Coordinamento Free, Livio de Santoli che alla presidente Giorgia Meloni pone cinque domande urgenti.

Eccole:

  1. arrivare a 10 miliardi di standard metri cubi in dieci anni, coprendo solo il 5% del fabbisogno nazionale che costo ha per il Paese? Quanto costa alla collettività e ai cittadini?
  2. quale sarebbe il costo calmierato dell’energia per le imprese? E soprattutto con quale strumento si vuole fare ciò?
  3. perché non si punta decisamente sul biometano che è quantitativamente paragonabile al gas fossile, è più conveniente economicamente ed è rinnovabile?
  4. perché si punta ancora a sussidi alle fossili quando la risposta strutturale è quella delle rinnovabili?
  5. per quale motivo la presidente Meloni ha cambiato radicalmente idea rispetto al referendum del 2016 per il quale non era favorevole alle trivelle?

Ripetiamo – conclude Livio de Santoliche nel primo dispositivo del Governo sull’energia si parli solo di gas e non ci sia nulla su fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica, è veramente grave. Ci attendiamo delle risposte precise e puntuali“.

Investire sulle rinnovabili per contrastare il riscaldamento globale

In Italia 8 italiani su 10 chiedono più investimenti sulle fonti pulite. Per arginare i cambiamenti climatici e contrastare il riscaldamento globale, occorre puntare con maggiore convinzione sulle rinnovabili.

Se l’obiettivo è davvero la decarbonizzazione, programmare investimenti su fonti come il fotovoltaico, deve rappresentare la strada maestra” afferma in una nota Alleanza per il Fotovoltaico.

La transizione ecologica e lo sviluppo dell’economia verde non possono prescindere dalle rinnovabili. Ci aspettiamo quindi precisi segnali in questa direzione, sulla base di una programmazione dettagliata, con l’assunzione di precisi impegni.

In particolare confidiamo che il Governo italiano collochi il tema al centro dell’agenda. Proprio oggi l’Università Cattolica ha pubblicato gli esiti di un sondaggio da cui emerge che otto italiani su dieci (79%) auspicano che nel nostro Paese vengano aumentati gli investimenti pubblici nelle energie rinnovabili“.

È l’auspicio dell’Alleanza per il Fotovoltaico in concomitanza con l’avvio delle conferenze della Cop27 sul Clima che hanno l’obiettivo di riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C prima che la crisi climatica evolva in modo catastrofico.

Crediti immagine: Depositphotos

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