Un’altra grande giornata per i cicloattivisti della città di Milano: la seconda edizione di ProteggiMi per ribadire l’impegno che va messo per la protezione di ciclisti e biciclette in città e per il rispetto degli spazi ciclabili.
Sotto una discreta pioggerellina di dicembre, ProteggiMi, manifestazione nata per ripristinare il rispetto delle ciclabili milanesi, transita per la sua seconda edizione, in corso Buenos Aires.
La pioggia di inizio dicembre non ha fermato la manifestazione, né fiaccato la voglia di chi si muove in bicicletta in città di ribadire che la convivenza fra automobili e biciclette è necessaria e possibile, così come il rispetto degli spazi garantiti dal codice della Strada.
Bici da città, Mtb, cargobike, bici da strada, recumbent, bici elettriche: il variegato mondo delle due ruote era presente al gran completo. Compreso qualcuno che, venuto da fuori, si è presentato a piedi.
E allora di nuovo i cicloattivisti, tutti coperti con mantelle e giacche impermeabili, ordinati, in fila lungo la linea gialla di corso Buenos Aires, da piazzale Loreto fino alla fermata della M1 di Lima.
Ma questa volta non sono stati soli. L’eco della passata edizione si è rapidamente sparso per l’italico stivale e oggi si sono aggiunte le città di Genova, Lecce e Napoli.
Città diverse per clima abitudini e morfologia del territorio, ma tutte accomunate dallo stesso desiderio. Poter pedalare sulle ciclabili senza continue interruzioni a causa delle auto parcheggiate in divieto di sosta.
E quindi di nuovo un plauso a tutti quelli che sono dati un gran daffare per organizzare la manifestazione, a cominciare dagli attivisti dei vari gruppi presenti sul territorio di Milano passando ancora per Fiab, Legambiente, Genitori Antismog e così via, ma soprattutto un sentito e caloroso e ringraziamento a tutti quelli che con una discreta abnegazione hanno partecipato inzuppandosi fino al midollo.
La manifestazione durata circa due ore, si è svolta in maniera molto tranquilla senza nessun incidente. Molta gente a curiosare, qualche intervistatore di tv e giornali anche regionali e nazionali.
Vedere sul lato opposto di corso Buenos Aires durante la manifestazione un’automobile parcheggiata sulla ciclabile con 4 frecce accese per diversi minuti (sanzionata dalla Polizia Locale presente) fa capire che comunque ci sia ancora molto lavoro da fare, perché le pessime abitudini sono lunghe da rimuovere.
Dopo il tradizionale “buona la prima” possiamo aggiungere “buona anche la seconda“. Ora attendiamo le iniziative delle istituzioni…