Pagamenti con carta nel 2023, come diventare amici dell’ambiente

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carta di credito - pagamenti cashless

Tema caldo della Legge di Bilancio, da approvare entro il 31 dicembre di questo mese, del nostro Paese è l’utilizzo del Pos. Dopo diversi pacchetti di emendamenti presentati, quello che ha fatto più scalpore riguardava la possibilità da parte dell’esercente di rifiutare il pagamento con carte di credito o Pos senza incorrere in sanzioni fino alla soglia di 60 euro, il Governo fa dietrofront.

Con il terzo pacchetto presentato in commissione Bilancio della Camera dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, salta la normativa sul Pos e si ritorna alla vecchia misura attualmente in vigore che prevede la sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione a chi rifiuta il pagamento elettronico; quindi, gli italiani potranno pagare con carta anche un caffè.

Compresa la legge in vigore, adesso capiamo perché è importante, per qualsiasi esercente, possedere un pos mobile anche dal punto di vista ecologico. Accettare pagamenti con carta nel 2023 non apporta soltanto vantaggi al cliente, bensì anche al proprietario di un’attività o libero professionista.

Accettare pagamenti con carta, punto di vista economico

Accettare i pagamenti con carta, a prescindere dalla natura di quest’ultima, non soltanto combatte l’evasione fiscale o la circolazione di monete e banconote false, ma apporta un vantaggio comprovato non indifferente: il contante costa di più.

Secondo un’analisi condotta da Banca d’Italia, ovvero la banca centrale della Repubblica Italiana, basandosi anche su fatti riferiti a un’indagine effettuata nel 2016, si evince come il contante, da una prima analisi, sia sempre stato concepito come mezzo di pagamento più economico e, a volte, anche più veloce, se commisurato alla singola transazione.

Però, se commisurato in percentuale del valore della transazione, il costo privato del contante lievita notevolmente e risulta decisamente più elevato perché soggetto a maggiori oneri legati alla sicurezza. Inoltre, il costo di un’operazione con carte appare più basso rispetto al contante se misurato in termini percentuali sull’importo transato.

Alla luce di questo e anche di altri dati significativi, è stato segnato l’aumento all’utilizzo di strumenti alternativi: per i clienti le carte, per gli esercenti l’utilizzo del Pos. Prima di fornire ulteriori dati relativi all’impatto sull’ambiente che hanno i contanti, oltre a quello principalmente economico appena esposto, capiamo nello specifico cos’è un Pos e quali caratteristiche possiede.

Pos mobile, di cosa si tratta

Il Pos è uno strumento all’avanguardia. Se le innovazioni in ambito tecnologico procedono segnando passi da gigante, nel 2023 diverse imprese o esercenti di attività commerciali e non solo, dovrebbero tenere sul proprio bancone un dispositivo simile.

Un Pos mobile è un apparecchio elettronico compatto, grazie alle sue dimensioni ridotte, collegato a un’applicazione installata su smartphone o tablet, che permette di accettare pagamenti in mobilità al pari di un lettore di carte tradizionali.

Questa caratteristica di essere mobile lo rende perfetto come soluzione per accettare pagamenti elettronici ovunque e in qualsiasi momento. Il suo utilizzo è elementare, quindi anche i meno avvezzi alla tecnologia riusciranno a districarsi tra pulsanti e comandi.

I pagamenti vengono accettati in modo veloce, efficace e soprattutto sicuro sia per il cliente sia per l’impresa o attività. Il suo funzionamento è molto semplice: dovrà semplicemente essere connesso tramite Bluetooth a uno smartphone, il Pos sfrutterà o la connessione dati del cellulare oppure una rete Wi-Fi.

Nel corso del tempo sono stati migliorati questi prodotti al fine di soddisfare ogni tipo di esigenza; infatti, a oggi, si trovano declinati in diversi modelli. I vantaggi, oltre a quello ecologico che vedremo a breve, sono la portabilità, la convenienza e la semplicità di utilizzo. Tutti sono dedicati sia al cliente sia all’esercente.

Accettare pagamenti con carta, punto di vista ecologico

Seguendo l’indagine di Banca d’Italia che ha dato una sua lettura dal punto di vista principalmente economico sull’utilizzo del contante, possiamo servirci del sunto dell’indagine stessa: il contante inquina maggiormente.

Secondo studi olandesi effettuati qualche anno fa con l’obiettivo di far luce sull’impatto ambientale del sistema cashless rispetto a quello in contanti, è emerso che i pagamenti digitali non solo, come detto precedentemente, combattono l’evasione fiscale ma sono anche alleati dell’ambiente.

Infatti, è pari a 4,6 grammi di CO2 l’impatto ambientale di ogni transazione che riguarda il pagamento in contanti; l’asticella si è alzata in particolar modo riguardo alla fase di produzione delle monete, pari al 32%, e alla fase operativa pari al 64%.

Di contro, invece, è di 3,78 grammi di CO2 l’impatto ambientale imputabile alle transazioni con carta di credito. Incide, in questo caso, il terminale di pagamento, per esempio perché resta acceso tutto il giorno e questo comporta uno spreco di energia.

I problemi legati al pagamento attraverso le carte di credito sono risolvibili. Si potrebbe, infatti, iniziare ad acquistare semplicemente un pos mobile di ultima generazione che ha un comparto tecnico più accurato ed ecologico.

Infatti, ci sono dei lettori di carte che entrano in funzione all’occorrenza. Saranno accesi quando si dovrà ricevere il pagamento e potranno essere spenti in qualsiasi momento, la riaccensione sarà fulminea. Inoltre, nei momenti in cui il dispositivo non sarà in funzione, ma non lo si vuole spegnere, i nuovi software implementati garantiscono la modalità standby.

Con un pos mobile si potrà realmente fare la differenza e si potrà iniziare proprio contribuendo a un risparmio energetico non indifferente.

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