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Pubblicati i criteri ambientali minimi per un’edilizia circolare

edilizia e costruzioni
Immagine da Depositphotos

Criteri Ambientali Minimi: sono requisiti ambientali che servono a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita: ecco come sono stati definiti i nuovi Cam.

Sono ormai in pieno vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi (Cam) per l’edilizia. Il via è avvenuto con la pubblicazione – il  4 dicembre 2022 – del Decreto Ministeriale n.256 del 23 giugno 2022, dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

Lo scopo è quello di promuovere un’economia circolare per tutta la durata di vita di un edificio con un approccio – definito al punto 1.2 del corposo allegato illustrativo di ben 89 pagine – bio-eco-sostenibile.

Ciò implica “concetti molto più ampi che considerano la salubrità quale valore aggiunto di una progettazione non basata soltanto su una somma di tecnologie, ma su un insieme dialogante tra materiali a basso impatto ambientale (rinnovabili, durevoli, riutilizzabili, riciclabili) e conoscenze tecnologiche che sono attualmente a disposizione“.

Si legge ancora nell’allegato che dettaglia i criteri: “la qualità e la salubrità degli spazi e dei materiali riveste particolare importanza per la crescita dell’individuo in sintonia con i principi di una edilizia a basso impatto ambientale volta alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al miglioramento della qualità della vita“.

I nuovi Cam per l’edilizia bio sono stati redatti nell’ambito del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione e si basano sui principi dell’economia circolare e sui modelli di sviluppo sostenibile portati avanti anche a livello comunitario.

I Cam si applicano oltre che agli appalti per interventi edilizi che prevedono manutenzione ordinaria e straordinaria a quelli di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione urbanistica ed edilizia, sostituzione, restauro e manutenzione delle opere.

A seconda della tipologia di appalto, se mirato alla progettazione o all’esecuzione dei lavori o a entrambe, l’applicazione dei Criteri ambientali minimi sarà garantita da apposite clausole contrattuali.

Oltre ai Cam obbligatori vi sono anche criteri cosìddetti premianti tra i quali rientra la progettazione servendosi del modello Bim (Building Information Modeling), che permette di ottimizzare il processo costruttivo con riduzione di sprechi e aumento di materia prima riciclata per ciascun materiale.

In questo modo l’Italia può promuovere l’economia circolare nel settore delle costruzioni agendo in linea con il dodicesimo obiettivo dell’Agenda 2030, che richiede di garantire modelli di consumo e di produzione sostenibili riducendo la quantità di rifiuti prodotti e sviluppando metodi che consentano l’aumento del riciclo e la minimizzazione di emissioni in atmosfera.

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Elena TieghiElena Tieghi: Avvocata del foro di Milano, mediatrice civile e commerciale, ha indirizzato la sua attività verso la consulenza alle imprese, con focus sulle questioni giuslavoristiche e commerciali, sviluppando interesse verso innovazione digitale, proprietà intellettuale e sostenibilità | Linkedin
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