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Efficientare gli edifici pubblici: il bando di Regione Liguria

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Immagine da Depositphotos

Azioni nell’ambito del pubblico per migliorare edifici spesso obsoleti, molto energivori, che necessitano di vari di tipi di ammodernamento; un territorio bellissimo da preservare e da rendere più conforme ai nuovi tempi.

I Comuni liguri possono presentare domanda di finanziamento per investire nell’efficienza energetica degli edifici pubblici e delle strutture dedicate alla comunità. Da oggi fino al 14 marzo.

Il bando si propone di ridurre il fabbisogno energetico e le emissioni inquinanti degli edifici pubblici ed è destinato alle province, alla città metropolitana di Genova, ai comuni liguri con popolazione residente superiore ai 2.000 e inferiore ai 40.000 abitanti e alle agenzie regionali, autorità di sistema portuale, enti parco e camere di commercio, per un totale di 3,8 milioni di euro.

Il bando richiede il miglioramento di almeno una classe energetica con un risparmio di almeno il 30% dell’energia primaria globale.

Gli edifici devono avere destinazione d’uso non residenziale, devono essere di proprietà e uso pubblico, essere attualmente in uso e, naturalmente, non devono essere ubicati in zone a rischio sotto il profilo idrogeologico (aree classificate come frane attive o quiescenti dai rispettivi Piani Stralcio per l’assetto idrogeologico) o insistere in aree a rischio alluvioni.

Non sono ammissibili a contributo interventi su edifici di nuova costruzione o su ampliamenti. L’importo di ciascun intervento proposto non può comportare un investimento inferiore a 300.000 euro, con un contributo a fondo perduto nella misura massima del 70% della spesa ammessa.

Le domande di ammissione all’agevolazione previste dal bando devono essere redatte esclusivamente online, accedendo al sistema Bandi online.

Come potranno essere migliorati gli edifici pubblici?

Con interventi di coibentazione dell’involucro, sostituzione dei serramenti, realizzazione di pareti ventilate, rimozione e smaltimento dell’amianto, realizzazione di giardini verticali o tetti verdi, opere per l’ottenimento di apporti termici gratuiti, acquisto e installazione di sistemi schermanti dalla radiazione solare, ristrutturazione dell’impianto termico, del sistema di distribuzione, di regolazione ed eventuale contabilizzazione del calore, acquisto e installazione di impianti solari termici o di altro impianto alimentato da fonte rinnovabile solo per autoconsumo, installazione di sistemi e dispositivi per il controllo automatizzato e la telegestione dell’edificio, efficientamento del sistema di illuminazione o di sistemi di trasporto (per esempio ascensori o scale mobili),  realizzazione rete di teleriscaldamento.

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Cristina MolteniCristina Molteni: Laureata in architettura al Politecnico di Milano, si occupa di progettazione e di direzione lavori, con particolare attenzione agli edifici Nzeb e alle caratteristiche ecosostenibili dei materiali; svolge studi di fattibilità per lo sviluppo e la riqualificazione urbanistica | Linkedin
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