A problema, la mancanza di piante, la soluzione: i contratti di coltivazione. È questo l’appello di Nada Forbici, Assofloro, che incontriamo durante la presentazione di MyPlant&Garden che torna in fiera dal 22 al 24 febbraio.
Piantare alberi è buona cosa e sempre più città lo stanno facendo: ma che fare quando gli alberi mancano, non si trovano nei vivai per poterli piantare?
La questione è attuale, ma sarebbe anche semplice da risolvere: ovvero sta tutta nel pianificare i bisogni con chi fa crescere gli alberi (leggi i florovivaisti italiani).
Il just in time non è una pratica che si addice alla coltivazione (in effetti anche gli altri settori industriali stanno abbandonando questa logica di approvvigionamento) e quindi bisogna anticipare i tempi di anni, perché gli alberi vanno programmati con la loro naturale crescita.
Le procedure ci sarebbero, come quelle anticipate a GreenPlanner da Nada Forbici, presidente di Assofloro, incontrata durante la presentazione alla stampa di MyPlant&Garden vetrina della migliore floricultura italiana – che allineano il lavoro degli amministratori pubblici e quello degli appaltatori del verde urbano.
In una parola: ci vogliono i contratti di coltivazione.
La pianificazione va di pari passo, dunque, con la diffusione di figure professionali all’interno delle amministrazioni comunali che sappiano interagire con i floricultori.
Due figure professionali che devono parlare la stessa lingua e avere ben presente – come ricorda la Forbici – che una pianta “non è un bullone, ma ha bisogno anni per crescere“.
E per chi conosce la crisi climatica, siccità in testa, conviene pianificare la crescita e l’adozione di piante che necessitano di meno acqua possibile. Resilienti anche a tutti gli altri cambiamenti climatici.
Lo ribadisce anche Elena Grandi, assessora al verde e all’ambiente del Comune di Milano che sottolinea come la metropoli milanese sarà sempre più attenta ad adottare alberi che rispondono a questi parametri.
Che il verde serva a far star bene i cittadini lo sottolinea anche il Cnr che questa volta si è concentrata sul ruolo dei monoterpeni – componenti profumati degli oli essenziali emessi dalle piante – che agiscono in primis sulla riduzione significativa dei sintomi dell’ansia.
Una fiera come MyPlant&Garden (dal 22 al 24 febbraio in FieraMilano Rho) servirà ad accendere i riflettori su questo e su tanti altri temi legati all’arboricoltura, alle filiere del verde che servono a migliorare il clima, sviluppando anche un buon business in ottica di economia circolare: delle piante del futuro non si butterà via niente.
A tutto favore dell’economia delle imprese e dell’ambiente.