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Gli italiani giocano a dadi la propria sicurezza. Anche rispetto ai cambiamenti climatici

assicurazione rischi climatici
Immagine da Depositphotos

Assicurazioni e cambiamenti climatici: c’è ancora tanta fatalità a guidare le scelte degli italiani di fronte alla possibilità di assicurare o meno. Ma il rischio è sempre più alto.

Sciare senza assicurazione non si può più: dallo scorso inverno (era gennaio 2022) si deve sottoscrivere una polizza al momento dell’acquisto dell’abbonamento di risalita. Buona cosa, visto che la crisi climatica ha reso la neve un elemento sempre meno “sicuro”.

Ciò dimostra però che gli italiani, differentemente dal resto dell’Europa – tedeschi in primis – si assicurano non tanto se si sentono in pericolo, bensì se sono costretti.

Tra i pericoli meno riconosciuti ci sono quelli legati alla crisi climatica“. Lo ammette Norbert Bonvecchio, direttore distribuzione e progetti speciali di Itas, società mutua assicuratrice con sede a Trento.

In questo senso l’educazione assicurativa ha ancora ampi margini di miglioramento e noi, come compagnia assicurativa in forma di mutua, operiamo ogni giorno anche per diffondere una consapevolezza più ampia possibile su questi temi“.

Eppure, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Bonvecchio, che raggiungiamo per ragionare sul rapporto tra crisi climatica e assicurazioni aggiunge: “i cambiamenti climatici e le loro implicazioni hanno naturalmente un forte impatto nel mondo assicurativo che si vede suo malgrado protagonista in molti ambiti di tutela.

In Itas lo sappiamo bene visto che siamo una compagnia leader in Italia nel settore agricolo e abbiamo sviluppato buone prassi e protezioni ad hoc per le esigenze assicurative in ambito agririsk. A parte specifici settori tuttavia, non si può dire che in Italia ci sia una forte sensibilità sul tema“.

bonvecchio - itas assicurazioni

Quali sono le tematiche che spaventano di più e per cui si cerca un’assicurazione?

In generale i rischi da cui ci si protegge sono per lo più quelli tradizionali. Protezione per la propria famiglia, per la casa e per i beni in generale sono tra le coperture più richieste, ma un importante sviluppo lo stanno avendo anche le protezioni legate alla sfera del welfare e della previdenza complementare.

Sempre di più ci si rende conto che lo Stato non sarà più in grado di garantire lo stesso livello di assistenza e che quindi è necessario tutelarsi privatamente.

È indicativo in questo senso l’andamento del nostro fondo pensione Plurifonds che cresce di oltre il 10% all’anno. Molto importanti sono inoltre i prodotti di Temporanea Caso Morte e la polizze legate alla non autosufficienza la cui richiesta è in costante aumento.

Per quanto riguarda i danni catastrofali legati ai cambiamenti climatici, piogge torrenziali e grandinate sono tra i fenomeni che destano più preoccupazione soprattutto per tutti quegli assicurati che hanno un’attività economica che può esserne danneggiata. In primis agricoltori ma anche chi lavora nel settore turistico.

Che consigli vi sentite di dare ai cittadini per mettersi al sicuro dagli eventi estremi?

Per prima cosa è necessario affidarsi a un consulente esperto che possa raccogliere l’esigenza e offrire la soluzione più adeguata.

Anche per questo ormai da anni i nostri agenti seguono un’accurata formazione non solo tecnica ma anche legata allo sviluppo di competenze digitali, soft skill e altri temi gestionali.

In questo modo il cittadino può avere una visione completa, garantendo anche una sostenibilità economica delle proprie scelte.

È fondamentale poi conoscere il territorio nel quale si vive o si opera, le sue caratteristiche e le possibili implicazioni di eventi di questo genere considerando che, più sono le persone che si tutelano, più il sistema economico e sociale riuscirà a reggere questi impatti a cui, il settore pubblico, non riesce più a far fronte.

Itas che tipo di polizze offre?

Il nostro catalogo prodotto è molto ampio e diversificato a seconda delle singole esigenze. Il fatto di essere una Mutua (e non un’impresa di capitali) ci permette inoltre di creare prodotti ad hoc per le esigenze anche dei piccoli assicurati che molto spesso non sono economicamente sostenibili per i grossi gruppi assicurativi.

Crediti immagine: Depositphotos

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