Dopo un inverno passato nel box o in cantina – tolti coloro che hanno la passione di pedalare anche nei mesi più freddi – è il momento di controllare e sistemare la bicicletta per la bella stagione in arrivo…
Manca una settimana all’inizio della Primavera che, a torto o a ragione, viene considerata nell’immaginario collettivo la stagione giusta insieme all’Estate, per ricominciare a pedalare.
Quindi, almeno per chi non usa la bicicletta abitualmente, è ora di tornare in cantina a dare un’occhiata a quell’oggetto un po’ impolverato e dimenticato che sta appoggiato sulla parete (forse sotto un telo), per verificarne lo stato di conservazione.
Alcuni controlli possono essere fatti anche da chi di bici ne capisce poco. Vediamo di dare utili indicazioni in questo articolo…
Bicicletta: cosa controllare dopo un inverno passato in box?
Limitatevi all’esame a vista e quindi dai copertoni per vedere se sono interi o screpolati per passare alle gomme probabilmente da gonfiare. Continuate con i freni per capire se sono ancora efficienti o se richiedono la sostituzione dei cavi oppure i pattini.
Il tempo e il freddo sono nemici della gomma che compone i pattini dei freni. Basta un giro in cortile per capire se funzionino ancora. Cerchi dritti e cambio efficiente richiedono una manodopera specializzata e forse è meglio fare un salto dal ciclomeccanico.
Luci anteriori e posteriori devono essere presenti e funzionanti con le batterie cariche. Campanello a bordo e catarifrangenti sui pedali per essere completamente in regola con quello che stabilisce il Codice della Strada.
Date un’occhiata alla sella, che dovrebbe essere in posizione orizzontale e comoda per le proprie ossa ischiatiche, perché pedalare su una bicicletta scomoda è veramente una tortura. Basta salire e pedalare qualche minuto per capire se la posizione è corretta o se per esempio la punta è troppo alta.
La catena, organo principale del movimento della bici, deve essere ben pulita e possibilmente ingrassata di recente. Se avete lasciato la bici in cantina per l’inverno, levate la polvere, pregate che non ci sia ruggine e passate un po’ di lubrificante spry. Poi con un panno levate l’eccesso di lubrificante.
Controllate che ci sia il lucchetto di generose dimensioni e che sia funzionante. Soprattutto controllate di avere ancora in giro per casa la chiave. Non è del tutto scontato.
A proposito di lucchetti, se non lo avete già, inutile lesinare sul costo perché altrimenti diventano eccessivamente facili da aprire o danneggiare. Meglio spendere 50 euro di lucchetto e ritrovare sempre la bicicletta, piuttosto che spenderne 10 e la settimana dopo dover ricomprare bicicletta. E anche il lucchetto. Ne abbiamo già parlato in questo articolo: Ladri di Biciclette.
Seppur non obbligatorio per il Codice della Strada, non dimenticate di installare uno specchietto sulla bicicletta perché guardarsi alle spalle, specie prima di cominciare a voltare a sinistra o capire se qualcuno ci sta tallonando per compiere qualche manovra, è molto importante.
Se ci sono le borse attaccate sui portapacchi o i seggiolini porta bambini collegati alla bicicletta bisogna controllare che siano ben fissati e non siano danneggiati per evitare problemi durante il movimento e il trasporto.
Tutto in ordine? A questo punto potete prendere due fiori e decorare la bicicletta se vi fa piacere.
Cosa manca quindi a questo bel quadretto?
La posizione facilmente accessibile della bicicletta è la chiave di volta che sconfigge la pigrizia. La bicicletta per essere usata deve essere sempre disponibile, a portata di mano, facile da prendere, perché non c’è niente di peggio che averla in cantina nascosta dai barattoli di pomodori, dagli sci o qualche altra cianfrusaglia.
Queste sono tutte quelle accortezze che alla fine rendono di nuovo interessante la bicicletta e molto competitiva rispetto all’uso dell’auto che in genere viene curata come un secondo figlio, con maggiore attenzione di quella che si riserva normalmente alla bicicletta.
Nessuna meraviglia quindi se quando andate in garage trovate la bicicletta con le ruote sgonfie e dite domani la gonfio e intanto oggi prendo l’auto.
Ma domani la scena rimane la stessa e quindi la bicicletta continua a stare in cantina a prendere polvere e l’auto continua a essere in giro per strada in città.
Si tratta di darsi alternative all’uso di un solo mezzo che dati alla mano in città è meno efficiente dalla bicicletta. Che sempre dati alla mano è assai meno impattante e inquinante dell’auto.
Bene, quindi, una volta che avete sistemato tutte le cose di cui sopra, siete pronti per infilarvi con attenzione nel traffico cittadino. Altro tema sul quale si può agire solo aumentando il numero di biciclette in circolazione.
Dai che fuori c’è il sole… per chi ha voglia di capire come si spostano gli italiani vale la pena di leggere le pagine 4-5-6 del 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani redatto da Isfort.
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