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Le donne anziane scendono in piazza per il clima

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Donne anziane per il clima: lo scopo è obbligare la Svizzera a intervenire a tutela dei loro diritti umani e ad adottare tutte le misure per scongiurare un aumento della temperatura media globale oltre 1,5°C.

Tutela dei diritti e dell’ambiente: è quanto stanno chiedendo un gruppo di donne di una certa età che si sono riunite in Senior Women for Climate Protection Switzerland. Letteralmente: anziane per il clima Svizzera).

La loro forza è stata quella di arrivare alla Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo per esprimere non solo le loro preoccupazioni ma anche i passi da fare in relazione a una causa climatica.

E tra questi c’è la richiesta di obbligare la Svizzera a intervenire a tutela dei loro diritti umani e di adottare i provvedimenti legislativi e amministrativi necessari per contribuire a scongiurare un aumento della temperatura media globale oltre 1,5°C, applicando obiettivi concreti di riduzione delle emissioni.

Al loro fianco anche Greenpeace Svizzera.

Non c’è dubbio che il caso (registrato come Verein KlimaSeniorinnen Schweiz and Others v. Switzerland, Application no. 53600/20) costituirà un precedente per tutti i 46 Stati del Consiglio d’Europa e deciderà se e in che misura un Paese come la Svizzera debba ridurre le proprie emissioni di gas serra in modo più rigoroso per tutelare i diritti umani.

Le oltre duemila persone che afferiscono all’associazione Senior Women for Climate Protection Switzerland si erano rivolte alla Cedu nel 2020 perché la loro salute e la loro vita sono minacciate dalle ondate di calore alimentate dai cambiamenti climatici.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato priorità al caso, esaminato dalla Grande Camera con 17 giudici. Quindi non solo i giovani si stanno muovendo, ma anche le donne più mature. Tra i presupposti il fatto che le donne anziane sono estremamente vulnerabili agli effetti del caldo estremo.

Esistono prove sostanziali che dimostrano come esse corrano un rischio significativo di morte e di cattiva salute a causa di questo fattore. Di conseguenza, i danni e i rischi causati dal cambiamento climatico sono sufficienti a coinvolgere gli obblighi positivi dello Stato di proteggere il loro diritto alla vita, alla salute e al benessere, come garantito dagli articoli 2 e 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La denuncia delle Senior Women for Climate Protection Switzerland è una delle tre cause sui cambiamenti climatici attualmente pendenti davanti alla Grande Camera della Cedu.

Le altre due riguardano rispettivamente la vicenda (Carême contro Francia, caso n. 7189/21) di un residente, nonché ex sindaco, del paese transalpino Grande-Synthe, il quale sostiene che la Francia ha adottato misure insufficienti per prevenire il cambiamento climatico, e il caso di un gruppo di giovani portoghesi (Duarte Agostinho e altri c. Portogallo e altri, caso n. 39371/20) in merito agli effetti climalteranti delle emissioni a effetto serra di 32 stati membri dell’Unione.

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