Home Eco Lifestyle Pure plants, piante artificiali che assorbono CO2, come quelle naturali

Pure plants, piante artificiali che assorbono CO2, come quelle naturali

pure plants
Immagine di External Reference

Dal Fuorisalone di Milano Pure Plants, progetto iniziato nel 2020 con la ricerca e l’ideazione di un biomateriale in grado di assorbire CO2 tramite la fotolisi. Altre idee in stampa 3D.

Le Pure Plants evocano specie reali che sono state ricreate con strumenti di progettazione computazionale, permettendo di trasformare le morfologie naturali e le leggi della fillotassi – lo studio della struttura geometrica delle piante – per aumentare la superficie di scambio d’aria e trasformarle in sculture viventi, che purificano l’aria intorno a loro grazie all’uso della tecnologia Pure.Tech.

Sviluppato all’incrocio tra scienza, tecnologia, arte e design, il progetto Pure Plants è il risultato della ricerca di External Reference (studio multidisciplinare che ambisce a trasformare gli spazi in esperienze emozionali attraverso l’architettura e il design) nell’ambito della scienza dei materiali e della biomimetica, iniziata anni fa con l’attività accademica e professionale di Carmelo Zappulla.

Create in diverse dimensioni e tonalità, stampate con tecnologia 3D e prodotte da LaMáquina, seguono geometrie continue che eliminano i residui.

Pure.Tech è un polimero avanzato composto da minerali 100% naturali con la proprietà di assorbire e neutralizzare CO2, ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV).

Durante la produzione, viene miscelato con Pla, un bioplastico a base di destrosio di mais (zucchero), per ottenere un composto minerale 100% naturale in grado di catturare e mineralizzare i principali gas a effetto serra e inquinanti presenti nell’atmosfera, come dimostrato da vari studi e certificazioni.

Inoltre, ogni pezzo è prodotto utilizzando il Fused Deposition Modelling (Fdm), una tecnologia di stampa 3D che richiede meno energia rispetto ad altre tecniche di produzione, ed eliminano il materiale gli scarti generati dagli stampi.

Il progetto Pure Plants

progetto pure plants
Immagine di External Reference

Il progetto è iniziato nel 2020 con la presentazione del primo albero di Natale progettato da External Reference con il biomateriale intelligente Pure.Tech, in grado di assorbire più di 15kg di CO2 all’anno mediante fotolisi.

Nel 2021, lo studio guidato da Carmelo Zappulla ha progettato La Plage Éco-Responsable per Tezenis Francia, un’installazione con palme 3D per due negozi a Parigi e Lione.

Le Pure Plants sono state presentate poi alla Design Week di Dubai nel novembre 2021 e sono state esposte in Spagna nella mostra Diseño+Salud, organizzata da World Design Capital Valencia 2022 e al Madrid Design Festival 23, dove sono state scelte come simbolo del motto Redesign the World.

Durante la Milano Design Week 2023, External Reference ha presentato anche l’installazione The Garden of Tomorrow nel cortile d’onore dell’Università degli Studi di Milano composta da tre Pure Plants di grande formato, che facevano da scenario espositivo per i progetti vincitori del concorso Design. Un viaggio tra Italia e Spagna, organizzato dall’ambasciata d’Italia in Spagna in collaborazione con la rivista Interni.

Il premio Art and Design Collectible

La famiglia di piante stampate in 3D ha vinto il primo premio al concorso Ro Plastic Prize, curato da Rossana Orlandi e Nicoletta Orlandi Brugnoni, nella categoria Art and Design Collectible.

Si tratta di un premio internazionale fondato con l’obiettivo di sensibilizzare sulla questione del riutilizzo: il suo scopo è quello di ispirare la comunità creativa internazionale a esplorare una nuova filosofia di progettazione e produzione utilizzando materiali innovativi derivati dai rifiuti e, a sua volta, scoprire le infinite possibilità di trasformazione dei prodotti in plastica, per promuovere soluzioni che guidino nuovi stili di vita responsabili.

Gli oggetti sono stati esposti presso la galleria Rossana Orlandi e il premio si inserisce nel più generale progetto RoGuiltLessPlastic creato da Rossana Orlandi e Nicoletta Orlandi Brugnoni con l’intento di indurre la comunità del design a un design più responsabile mediante la creazione di opere attraverso il riutilizzo, il riciclo e l’upcycle delle plastiche.

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Cristina MolteniCristina Molteni: Laureata in architettura al Politecnico di Milano, si occupa di progettazione e di direzione lavori, con particolare attenzione agli edifici Nzeb e alle caratteristiche ecosostenibili dei materiali; svolge studi di fattibilità per lo sviluppo e la riqualificazione urbanistica | Linkedin
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