Lotta al cambiamento climatico e tutela ambientale: la capacità di analisi dei dati dell’intelligenza artificiale è in grado di cambiare l’approccio all’innovazione in campo ambientale. Vediamo quali sono i suoi vantaggi…
Identificare e prevenire i problemi ambientali prima che diventino critici, migliorare l’efficienza dei processi produttivi e sviluppare nuove soluzioni per la sostenibilità ambientale: la capacità dell’intelligenza artificiale, attraverso una profonda analisi dei dati a sua disposizione, nell’aiutare le aziende e le istituzioni a creare nuovi modelli di business basati su economia circolare e gestione sostenibile delle risorse, è fondamentale.
In che modo? Certamente l’Ia, tecnologia che si è presa la scena tecnologica negli ultimi mesi, sta emergendo anche nel campo della sostenibilità perché può dare un concreto aiuto nella progettazione di progetti per il miglioramento dell’efficienza energetica, della riduzione delle emissioni di gas serra, nella prevenzione della deforestazione, nella protezione della biodiversità, nella lotta all’inquinamento da plastica e molto altro ancora.
Ci interessa mettere in luce qui quali possono essere le opportunità che l’intelligenza artificiale offre alla promozione della sostenibilità ambientale nel nostro continente – che sta facendo molto per la decarbonizzazione e la transizione a un’economia a zero emissioni – e quali siano i risultati che anche in Italia si stanno producendo.
Intelligenza artificiale e sostenibilità: il percorso in Europa
L’Unione europea ha fatto della lotta al cambiamento climatico e alla protezione dell’ambiente una delle sue priorità e, in questo contesto, l’ai offre molte opportunità. Pensiamo per esempio all’ottimizzazione dei processi produttivi, al miglioramento della gestione dei rifiuti e, in generale, alla riduzione dell’impatto umano sull’ambiente.
Uno studio condotto dal think tank europeo P.A.U. Education ha esaminato l’impatto dell’Ia sulla sostenibilità in Europa. Secondo lo studio,attraverso questa tecnologia si potrebbe ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2030, creare 2,4 milioni di posti di lavoro e generare un aumento del Pil europeo del 4,4%.
Non solo, lo studio mette anche in luce che l’intelligenza artificiale aiuterebbe anche a migliorare la gestione delle risorse naturali, riducendo i consumi di energia e di acqua.
Un altro esempio di aiuto che proviene dalle tecnologie intelligenti riguarda la gestione dei trasporti e dei sistemi energetici: sistemi di mobilità intelligente basati sull’Ia possono migliorare il flusso del traffico, ridurre le emissioni di gas serra e aumentare la sicurezza stradale.
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per ottimizzare la produzione di energia rinnovabile,migliorando l’efficienza dei sistemi di trasmissione e di distribuzione dell’energia.
In campo naturale, con i droni intelligenti si possono tenere sotto controllo le foreste e individuare i cambiamenti nella vegetazione, permettendo una gestione più efficiente delle risorse forestali.
I sistemi di riconoscimento vocale e di intelligenza artificiale possono inoltre essere utilizzati per identificare le specie animali e controllare l’ampiezza delle popolazioni animali, salvaguardando la biodiversità e prevenendo la deforestazione.
Infine, con il crescere delle urbanizzazioni l’intelligenza artificiale può essere impiegata con successo anche nella gestione dei rifiuti, attraverso sistemi di riconoscimento visivo che possono identificare i materiali riciclabili nei rifiuti migliorando i processi di economia circolare.
Inoltre, l’Ia può essere utilizzata per ottimizzare la raccolta dei rifiuti e ridurre il consumo di energia e di risorse necessari per il loro smaltimento.
I progetti italiani basati sull’intelligenza artificiale
Come abbiamo visto i campi in cui l’Ia può essere utilizzata con successo sono parecchi; nel nostro Paese si sta già lavorando a una serie di progetti che utilizzano l’intelligenza artificiale in campo ambientale.
- un progetto dell’Università di Bologna utilizza l’Ia per identificare i tipi di plastica nei rifiuti urbani, migliorando il processo di riciclaggio
- l’Enea sta sviluppando un sistema di monitoraggio delle centrali idroelettriche per ottimizzare la produzione di energia
- un progetto dell’Università di Firenze prevederà i danni causati da eventi naturali, come alluvioni e frane, per migliorare la prevenzione e la gestione del rischio
- GreenVulcano utilizza l’Ia per monitorare le emissioni di gas serra nelle industrie, identificando le aree in cui è possibile migliorare l’efficienza energetica
- la startup Gionata sta sviluppando un sistema intelligente per identificare le aree di deforestazione e prevenire la distruzione delle foreste
- Greeniant invece utilizza l’Ia per identificare e monitorare le attività che hanno un impatto negativo sull’ambiente, come lo sfruttamento dei terreni e l’inquinamento
- Hystreet è un progetto dell’Università di Padova che migliora la qualità dell’aria nelle città, monitorando il traffico e le emissioni dei veicoli
- Agricolus è una piattaforma per migliorare la gestione delle colture agricole, riducendo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti e aumentando la resa delle coltivazioni
- Legambiente sta sviluppando un progetto per monitorare la qualità dell’acqua e prevenire l’inquinamento delle risorse idriche
Questi sono solo alcuni esempi di come l’intelligenza artificiale sta entrando nei processi di innovazione sostenibile e ci aspettiamo che nei prossimi anni, con l’affinarsi dei sistemi di analisi le implementazioni saranno ancora più pervasive e potenti.
Tutte con lo scopo di ribilanciare l’impatto umano sul Pianeta e sul consumo delle risorse naturali.
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