In ritardo, come spesso accade per i decreti attuativi in Italia, ma finalmente pubblicato il decreto sui nuovi raggruppamenti Raee che amplia le tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche a cui poter applicare la direttiva europea.
Allargare il numero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a cui applicare la direttiva europea 19/2012 sui Raee, in attuazione del decreto legislativo 49/2014: un iter lungo e complicato all’ultimo anche da un refuso da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha costretto a elaborare un’interpretazione applicativa del documento.
Riceviamo da parte di Coordinamento Raee – consorzio privato partecipato dai 12 sistemi collettivi dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche – il commento e la nota interpretativa relativa alla sua pubblicazione.
Decreto sui raggruppamenti Raee: il commento di Coordinamento Raee
“A quasi cinque anni dall’entrata in vigore dell’Open scope, dopo numerose e, finora, inascoltate richieste e sollecitazioni provenienti da più soggetti della filiera dei Raee, il decreto è stato finalmente pubblicato, seppure con la presenza di un refuso per cui si è reso necessario fornire un’interpretazione applicativa” spiega Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee.
“Si tratta di un provvedimento sostanziale per l’intero sistema Raee che, a ragione, potrà favorire l’incremento della raccolta riducendo, nei fatti, il fenomeno della dispersione dei Raee.
Ora è finalmente possibile comunicare dove collocare in maniera corretta tutti i nuovi rifiuti elettronici: le esigenze di in-formazione di chi effettua le attività di raccolta trovano una risposta e ci si aspetta che gli attori pubblici e privati del settore adottino comportamenti proattivi che offrano concreti sbocchi a chi detiene tutti quei Raee che ormai da anni sono entrati a far parte del novero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il Centro di Coordinamento Raee auspica che questo nuovo strumento normativo, corredato della propria nota interpretativa, possa costituire il punto di partenza della corsa al raggiungimento dei target europei” conclude Longoni.
L’associazione, quindi, per consentire ai detentori dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di gestire i propri rifiuti in maniera adeguata, fornisce un’interpretazione al Decreto 40/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a quasi cinque anni di distanza dall’entrata in vigore dell’Open Scope, che amplia l’applicazione della direttiva europea 19/2012 sui Raee a maggiori tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee).
Per maggiori informazioni:
La nota interpretativa è stata comunicata tutti i soggetti interessati alla gestione di Aee e Raee e costituisce la base sulla quale verrà pianificata la comunicazione destinata ai detentori dei Raee in merito a come gestire i propri rifiuti tecnologici in maniera adeguata.
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