Alla fine del 2022 il prezzo medio dell’energia si attestava intorno ai 300€/MWh con aspettative di costo per il 2023 e il 2024 superiori ai 200 €/MWh. La tranquillità dei mercati energetici è, quindi, soltanto apparente ed è fondamentale lavorare allo sviluppo delle fonti rinnovabili
La situazione dei mercati energetici, dopo il saliscendi degli scorsi anni dovuto alla crisi geopolitica e alla siccità – che in Italia ha ridotto il contributo dell’idroelettrico sulla produzione rinnovabile totale, pare essersi stabilizzata.
La situazione climatica e, soprattutto, quella geopolitica potrebbero però far cambiare la situazione velocemente e riportare i prezzi a livelli molto più alti degli attuali.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell’associazione Italia Solare, che supporta modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso la generazione distribuita da fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico.
L’associazione ha, inoltre, pubblicato recentemento un rapporto sull’andamento dei prezzi del mercato elettrico in Italia (disponibile online).
Mercati energetici: tranquillità solo apparente, si pianifichino impianti a fonti rinnovabili
La crisi energetica, scrive Italia Solare, “è tutt’altro che risolta e il nostro futuro energetico è ancora a rischio. Per esempio, uno dei motivi per cui in Italia i prezzi sono scesi è anche la massimizzazione delle centrali a carbone, voluta da un decreto del Governo Draghi, che consente a tali impianti di offrire in borsa energia elettrica a prezzo zero, anche se i costi di produzione vengono ovviamente recuperati in altre voci in bolletta“.
Per Stefano Cavriani, consigliere di Italia Solare e co-coordinatore del gruppo di lavoro mercati dell’associazione “Ora più che mai è indispensabile pianificare gli sviluppi di nuova capacità da fonte rinnovabile, integrandola nel sistema e nel mercato energetico, così da disporre di forniture certe e convenienti.
In particolare nelle ore di produzione da fotovoltaico il prezzo registrato in borsa (e quindi catturato dagli impianti fotovoltaici stessi) è scontato del 20% rispetto alla media giornaliera, fatto che dimostra l’assoluta competitività dell’energia solare nel contesto attuale e prospettico“.
In prospettiva, si legge nel rapporto, la previsione è che il solar captured-price diminuisca sensibilmente all’aumentare della potenza fotovoltaica installata e potrebbe verificarsi la cosiddetta cannibalizzazione del prezzo, con diverse ore in cui i prezzi zonali diventano nulli o negativi e il prezzo di cattura del solare si riduce drasticamente.
Ecco allora come sia necessario, urgente e indispensabile lavorare allo sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili, per evitare di trovarsi nel mezzi di una speculazione che avrebbe pesanti ricadute sulle bollette energetiche di cittadini e imprese.