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Cis, codice di condotta per cantieri a impatto sostenibile: di cosa si tratta

codice di condotta cis
Immagine da Depositphotos

Il codice di condotta Cis per cantieri a impatto sostenibile è un nuovo modello per un futuro sostenibile che aumenta competitività, efficienza e qualità. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Il settore edilizio si sta evolvendo per il raggiungimento degli obiettivi individuati dall’Onu con l’Agenda 2030: la sostenibilità è un obiettivo da perseguire e raggiungere, dalla progettazione alla realizzazione attraverso l’utilizzo dei materiali, l’adozione di nuove tecniche e nuovi approcci e nel rispetto dell’efficienza energetica.

Il passaggio a un’edilizia sostenibile non è più una scelta, ma una necessità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia, dare maggior valore agli edifici, ridurre le loro emissioni e l’impatto ambientale.

Le costruzioni oggi incrociano l’80% di tutti i settori economici e la sostenibilità entra sempre di più nei processi strategici delle imprese, tanto che Assimpredil Ance ha realizzato un codice di condotta specifico per il cantiere a impatto sostenibile: il Cis.

Cis non è una certificazione, bensì un impegno a precise e misurabili scelte sostenibili da parte della governance aziendale, un modello perseguibile da ogni singolo cantiere per delineare il proprio percorso Esg che si aggiunge – su base volontaria – alle normative e ai regolamenti di legge.

Ai singoli cantieri che volontariamente sottoscrivono l’impegno ad assumere gli 8 impegni del Codice di Condotta viene rilasciato il logo Cantiere Impatto Sostenibile, che può essere esposto sulla recinzione di cantiere e incluso all’interno della propria attività di comunicazione per dare visibilità ai propri sforzi in tema di sostenibilità.

Gli otto impegni del codice di condotta Cis

Ecco dunque, nel dettaglio, quali sono gli otto impegni che chi vuole ottenere il logo Cis deve rispettare:

  1. sostenibilità, impegno assunto dalla Governance dell’impresa per le scelte strategiche che oltre che economiche sono ambientali e sociali
  2. decarbonizzazione, per abbattere la CO2 prodotta attraverso acquisti di energia verde o compensazioni
  3. tutela dell’ambiente, per innescare un processo di economia circolare consumando meno, riducendo la produzione di scarti e facendo scelte che favoriscono il recupero
  4. legalità, impegno concreto e misurabile, in linea con quanto già molte imprese fanno con i rating di legalità e la 231
  5. dignità del lavoro, impegno incentrato sul valore della regolarità dei contratti per il proprio personale e per i sub-appaltatori
  6. responsabilità, per la sicurezza sul lavoro e controllo su tutta la filiera che opera nel cantiere
  7. impegno sociale, cura il rapporto tra la conduzione del cantiere e i cittadini, per mitigare l’impatto delle lavorazioni in fase esecutiva, ma è anche volto a promuovere l’accoglienza dei giovani e a creare ponti con le comunità
  8. impegno verso la catena di fornitura, riguarda il ruolo che può avere il committente o l’affidatario nello spingere scelte sostenibili in tutta la filiera

Crediti immagine: Depositphotos

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Elena TieghiElena Tieghi: Avvocata del foro di Milano, mediatrice civile e commerciale, ha indirizzato la sua attività verso la consulenza alle imprese, con focus sulle questioni giuslavoristiche e commerciali, sviluppando interesse verso innovazione digitale, proprietà intellettuale e sostenibilità | Linkedin
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