Uno sguardo al futuro per non mandarlo in fumo: è lo slogan con il quale la Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – introduce la Giornata Mondiale Senza Tabacco, che si celebra il 31 maggio, occasione fondamentale per ricordare i rischi per la salute dovuti al fumo, prima causa di morte ampiamente evitabile, con l’informazione e la prevenzione.
La Giornata mondiale senza tabacco o giornata contro il fumo – che si celebra ogni anno il 31 maggio – è stata istituita nel 1987 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni causati dal consumo di tabacco e per promuovere politiche di prevenzione e di controllo del tabagismo.
Una giornata importante per informare sui rischi per l’organismo del consumo di tabacco e per monitorare l’evoluzione del suo consumo, in particolar modo tra i giovani (soprattutto ragazze), nel nostro Paese.
Infatti, nonostante le campagne di comunicazione, il fumo è oggi la seconda causa di morte nel mondo con 8 milioni di vittime l’anno; in Italia l’utilizzo di tabacco è in crescita tra le donne (5,8 milioni di fumatrici) e le ragazze.
Inoltre l’uso delle sigarette elettroniche, delle puff bar e dei prodotti a tabacco riscaldato non bruciato aumenta costantemente proprio tra i più giovani.
In occasione della ricorrenza 2023, la Lilt ha reso noti i risultati di una ricerca condotta su quasi 1.500 fumatori lombardi, con età compresa tra i 18 e i 70 anni, che dà una chiara fotografia del fenomeno del tabagismo in Lombardia.
Per Francesco Schittulli, presidente di Lilt nazionale “la ricerca sui dati del fumo presentata ci mostra uno spaccato delle scelte e delle abitudini dei fumatori della Regione Lombardia, rivelandosi uno strumento utile per calibrare al meglio le future iniziative per contrastare questo fenomeno“.
La ricerca, svolta da Swg, indaga le scelte e i modelli di consumo dei fumatori lombardi, considerando anche nuovi e vecchi dispositivi e la reale conoscenza degli effetti generati dai diversi dispositivi in commercio, cercando di esplorare le abitudini e le motivazioni che spingono i giovani ad avvicinarsi al fumo.
La situazione attuale è sostanzialmente simile al 2022, con una leggera diminuzione dei fumatori tradizionali (dal 37 al 33%) e un aumento di chi utilizza in forma prevalente (più 2%) o combinata (più 4%) dispositivi elettronici.
I fumatori tradizionali sono soprattutto donne (57%) e hanno un’età prevalente compresa tra i 55 e i 70 anni (48%). Il fumo per gli intervistati rappresenta un modo per rilassarsi; c’è nel campione un diffuso desiderio di smettere di fumare, che però non riesce a concretizzarsi.
Un terzo dei fumatori ha iniziato a fumare a meno di 16 anni. Nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni il dato è quasi la metà. Si conferma un accesso al fumo che parte soprattutto dal contesto amicale.
“I fumatori occasionali o abituali che utilizzano più dispositivi sono oltre il 40% del totale dei fumatori. L’analisi registra un vero boom dei dispositivi usa e getta, utilizzati almeno occasionalmente da quasi un fumatore lombardo ogni 5; la percentuale sale a uno ogni tre tra gli under 24 – spiega Riccardo Grassi, ricercatore Swg – La forte penetrazione tra i più giovani di questi dispositivi evidenzia come i consumatori continuino a cercare nuovi prodotti: la curiosità resta il primo motore di avvicinamento al fumo“.
E con la campagna di quest’anno gli sforzi vengono indirizzati proprio verso i più giovani, per informarli ed educarli sulle azioni nocive del tabacco: Lilt ha quindi realizzato, con l’aiuto pro bono dell’agenzia Tbwa Italia, un video in cui gli studenti dell’Istituto superiore Iris Versari di Cesano Maderno (Monza Brianza) si trovano a tu per tu con il proprio alter ego adulto e con la sua storia colpita o no dal fumo.
Un messaggio forte per ribadire che fumare fa male e che, attraverso la prevenzione e stili di vita sani, si può vivere meglio e arrivare all’età adulta con una salute migliore (sul sito della lega per la lotta ai tumori si trovano tutti i dettagli della campagna contro il fumo).
Comunicazione alla quale si affianca la campagna di raccolta firme a livello europeo a supporto della proposta per il Parlamento europeo di mettere fine alla vendita di tabacco e prodotti a base di nicotina ai cittadini europei nati dopo il primo gennaio 2010.
La petizione online è disponibile online e ha l’obiettivo di raccogliere 1 milione di firme a livello europeo entro il 16 gennaio 2024. Firmatela anche voi!