Home Imprese Sostenibili Efficienza energetica: le best practice sfrecciano tra le strade di Roma

Efficienza energetica: le best practice sfrecciano tra le strade di Roma

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All’Eur nello scorso week-end si è corsa la tappa italiana del campionato di Formula E, la competizione per auto elettriche. Un vero laboratorio live di tecnologie di efficientamento energetico, affidabilità e gestione dell’energia su bolidi sviluppati dalle case automobilistiche che guardano alla mobilità di domani. Ospiti di Abb che, oltre a essere sponsor della manifestazione, lavora per sviluppare tecnologie elettriche avanzate e innovative.

Assistere a una gara di Formula E è divertente ed eccitante – la livrea delle auto sportive, la competizione ai massimi livelli, la tecnologia che esprime sul campo quanto progettato in laboratorio – ma soprattutto riposante. Non tanto per il caldo che, a causa di Caronte ha infiammato il fine settimana della Capitale, quanto per la silenziosità dei bolidi in pista.

Su uno dei tracciati più lunghi del campionato (3,385 km), oltre ad assistere alla sfida sportiva – che si basa non soltanto sulla velocità ma, soprattutto, sulla capacità di queste auto da corsa e dei team di gestire efficientemente l’energia a disposizione – Abb ha potuto anche parlare di tecnologie e di visione strategica del futuro in ambito efficienza energetica.

Visione strategica e buone pratiche che, prima dell’evento sportivo, Antonio de Bellis, Gianluca Lilli e Alessandro Pueroni hanno delineato, soffermandosi sulla necessità di consapevolezza da trasferire al mercato. Consapevolezza che va però ulteriormente potenziata dalla trasparenza e dalla competenza.

Si parte e si arriva sempre al tema dell’efficienza, un aspetto importantissimo, vista la crescente domanda di energia a livello globale, necessaria per assecondare la transizione energetica e digitale del mondo moderno.

Soprattutto per supportare la crescita dei Paesi in via di sviluppo, nei quali la domanda energetica sarà ancora più forte. L’efficienza energetica è fondamentale ed è, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia – Iea, il “first fuel” della sostenibilità.

Questo perché oggi l’industria consuma il 37% dell’energia totale mondiale – e gli edifici ne consumano un altro 30% – mentre i motori elettrici assorbono il 70% di questa energia elettrica. Basterebbero quindi già questi numeri per far capire l’importanza del risparmio energetico nelle produzioni industriali o nella gestione degli edifici.

Il primo passo verso l’ottimizzazione e l’efficientamento del consumo elettrico deriva però dal poter conoscere dove nascono i consumi. Dalle analisi successive sarà possibile definire la road map di interventi per fare efficienza. E Abb lavora allo sviluppo di tecnologie elettriche che possano ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

Serve per questo una maggiore consapevolezza, come ci spiega Alessandro Pueroni, vice president lead business manager motion southern europe, “e una delle cose più belle che stanno accadendo oggi è che le grandi aziende stiano riguardando tutta la loro supply chain per introdurre maggiore efficienza in tutta la loro catena del valore“.

E la stessa Abb lo sta facendo al suo interno. Sperimentando e ottimizzando in prima persona, riducendo le proprie emissioni di Scope 1 e 2 (l’obiettivo è di arrivare al 2030 con oltre 100 milioni di emissioni di CO2 in meno), lavorando per ridurre il consumo di materie prime e rendendo più efficienti e a basso impatto i nuovi stabilimenti di produzione (come quello di San Giovanni Valdarno, vicino ad Arezzo, dove nascono le stazioni di ricarica della serie Terra, per veicoli elettrici e bus elettrici) all’avanguardia in termini di digitalizzazione e sostenibilità.

Misurazione dei consumi ed efficientamento: dove meglio sperimentare questo concetto se non in una competizione agonistica di altissimo livello, nella quale le differenze prestazionali delle auto di misurano in decimi di secondo?

Per questo Abb ha scelto la Formula E come banco di prova e di sviluppo dell’innovazione tecnologica.

Da qui nasceranno poi i prodotti di domani: dalle auto elettriche, ai sistemi di efficientamento dei consumi elettrici che verranno installati negli edifici e, infine, anche nelle colonnine di ricarica che qui a Roma permettono di rifornire di energia, in pochissimo tempo – massimo 25 minuti, se la batteria è a zero – bolidi della potenza di 350 kW (circa 470 cavalli) capaci di sfrecciare a oltre 300 all’ora per un centinaio di chilometri.

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