MareLibera, il festival della vela solidale giunto alla sua decima edizione si terrà alla Spezia dal 29 settembre al 1° ottobre prossimi, in concomitanza con la Notte dei ricercatori.
MareLibera chiama a raccolta tutte le associazioni che operano nel sociale attraverso la navigazione a vela, a favore di persone con disabilità motoria o intellettivo-relazionale, minori a rischio o in carico alla giustizia minorile, persone fragili o con disagio sociale.
Tre giorni di sport, laboratori, concerti, musica, scienza, veleggiate e uscite in mare sulle barche messe a disposizione da sezioni della Lega Navale, associazioni sportive, circoli velici e armatori privati, tutti chiamati a partecipare a questa gara di solidarietà per dare a tutti la possibilità di navigare.
Novità di questa edizione di MareLibera, che è concomitante con La Notte europea dei ricercatori (29 settembre), è lo spazio dedicato alle scienze del mare curato dall’Ingv, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con Cnr-Ismar, Cnr-Icmate, Enea, Unipi, Unipv, Cmre e una rete di associazioni impegnate in progetti di citizen science sul mare.
“La scienza include, includi la scienza” sarà il filo conduttore delle attività
La Notte dei ricercatori è organizzata dai ricercatori della sede di Lerici dell’Ingv nell’ambito del progetto Science Together Net e della sede di Lerici del Cnr-Ismar nell’ambito del progetto Blue Nights con la collaborazione di numerosi enti di ricerca, associazioni, startup e scuole: Iis Capellini-Sauro, Liceo Parentucelli-Arzelà, Is Galilei-Zaccagna, Cnr-Icmate di Bonassola, Unipi, Ingv di Roma, Nato Sto Cmre, Unipv, Unige, Observatoire Océanologique de Banyuls-sur-Mer, Ic Isa2 (Percorsi nel Blu), Enea, A.P.S. per il Mare, OceanHis, Sailing Shibumi, Spazzapnea Odv, Luna sul Mare, Byoblu la Tv dei cittadini, Associazione Nazionale Citizen Science Italia Ets, Museo Muse e Gruppo Astronomia Digitale.
Insieme a Marina Lorcritani, di Ingc (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del Ministero dell’università e della ricerca) e Lorenza Sala de La nave di carta (la cui goletta, Oloferne, tra le altre cose dal 2017 naviga con Legambiente per la campagna Goletta Verde di informazione e monitoraggio dello stato del mare e delle coste italiane) abbiamo parlato di ricerca, di educazione ambientale e di come promuovere le buone pratiche e la conoscenza.
MareLibera festival della vela solidale si svolge in concomitanza con la notte europea dei ricercatori, momento di incontro con la scienza e la ricerca, di che cosa si parlerà alla Spezia e con chi?
La conoscenza è alla base di ogni processo di inclusione e di tutela. Vale per le persone e per l’ambiente. Per questo a MareLibera, festival della vela solidale non poteva mancare la scienza.
Alla Spezia La Notte europea dei ricercatori sarà tutta dedicata alle scienze del mare: dai cambiamenti climatici e la stretta interconnessione che hanno con l’oceano, passando per le meno note foreste animali, con aneddoti storici su come e quando si sia capito che effettivamente i coralli sono animali, per arrivare all’esplorazione delle misteriose profondità oceaniche e dei vulcani sottomarini.
Sei ricercatori, alcuni degli enti di ricerca presenti sul territorio e altri che provengono da altre realtà italiane e non, si confronteranno a due a due su questi temi, a bordo delle imbarcazioni messe a disposizione da MareLibera.
In che modo la vela – in particolare quella solidale – diventa strumento di educazione ambientale e sensibilizzazione alle tematiche legate al rispetto per la natura e alla presa di coscienza della necessità assoluta di cambiare passo?
La natura ha una fortissima valenza educativa e le scienze naturali hanno un ruolo importante nei progetti di vela solidale.
Imparare a conoscere e a tutelare l’ambiente marino insegna a prendersi cura di sé e dell’altro e del mondo che ci circonda, aiuta a sviluppare il concetto di cittadinanza attiva e di responsabilità.
E ancora: capire la biodiversità aiuta a riflettere sul concetto stesso di diversità e sulla necessità di comprendere le caratteristiche di ciascuno senza pregiudizi.
Per non parlare del fatto che vivere a contatto con la natura in generale e del mare in particolare, stimola l’autostima, abbassa lo stress, aiuta le relazioni con gli altri, aumenta la capacità di osservare e imparare a risolvere i problemi.
La scienza che include e la citizen science, di che si tratta?
La citizen science è una forma di ricerca scientifica in compartecipazione che prevede il coinvolgimento attivo dei cittadini e degli studenti in progetti di ricerca.
L’obiettivo è quello di aumentare l’interesse verso la scienza, ridurre la distanza tra il ricercatore e il cittadino, rendere più fruibili gli argomenti scientifici e sensibilizzare il grande pubblico nei confronti dei temi trattati.
L’inclusione del cittadino nella ricerca attiva è anche un potentissimo mezzo che consente di raccogliere una grande quantità di dati, che altrimenti il ricercatore da solo non sarebbe in grado di ottenere.
Quali sono i progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale e di avvicinamento alle scienze attuali e futuri?
Nel golfo della Spezia ce ne sono moltissimi. E quello che più conta è che scuole, istituti di ricerca, associazioni del Terzo settore da tempo lavorano in rete per promuoverli.
Non è un caso se a Spezia lo scorso anno c’è stato il più alto numero di adesioni di studenti alla Giornata del mare. Tutti questi progetti e i laboratori saranno in mostra a MareLibera.
Per avvicinare i più piccoli al mondo della scienza, ci saranno laboratori scientifici che permetteranno ai bambini delle scuole, ma anche ai singoli accompagnati dalle famiglie, di immergersi nelle scienze del mare per capire, per esempio, quali sono i parametri fisici che governano l’oceano, o le reti trofiche che legano gli organismi marini tra loro.
Nella serata di venerdì 29 ci sarà uno spazio interamente dedicato a Racconti e incontri di citizen science in cui i ricercatori, promotori di progetti di scienza partecipata, ma anche cittadini fruitori dei progetti stessi, metteranno in luce entrambe le facce della stessa medaglia: la citizen science.
Senza dimenticare l’astronomia: una marea di stelle sarà una serata di osservazione del cielo e conferenze.
Quale messaggio dobbiamo e possiamo dare a chi va per mare e a chi lo vive perché si capisca quanto è importante averne rispetto e cura?
La nostra esistenza dipende dal mare, pensiamo solo che nell’oceano è nata la vita e che produce il 50% dell’ossigeno del Pianeta. Sotto la sua superficie nasconde l’habitat più vasto della Terra con l’80% delle specie viventi.
Il clima è fortemente interconnesso agli oceani, che regolano la temperatura del nostro Pianeta e sono in grado di assorbire 1/3 dell’anidride carbonica che respiriamo. Il grande serbatoio d’acqua salata che costituisce, è il nodo più importante nel ciclo dell’acqua sulla Terra.
Inoltre, l’oceano è fonte di reddito, di cibo e di energia. Se anche non volessimo voler bene all’oceano, ma solo a noi stessi, dovremmo rispettarlo per preservare gli elementi che stanno alla base della nostra vita. Il nostro futuro dipende dal mare, il futuro del mare dipende da noi.