Tra ricerche e consigli è possibile evitare lo spreco di cibo: un problema che riguarda la maggior parte della popolazione mondiale.
Qualche volta può capitare di comprare troppo cibo, scoprire tardi la scadenza di un alimento o, più semplicemente, non finire quello che si ha nel piatto.
Si stima che le famiglie sprechino mediamente il 5 percento degli alimenti che mette nel carrello della spesa, per una perdita economica di 13 miliardi di euro.
Altre volte è invece un problema di organizzazione all’interno di piccole e grandi realtà industriali. Il punto però rimane cruciale: lo spreco di cibo è un grande problema quotidiano.
A livello globale, per esempio, si è prospettato come un terzo del cibo prodotto nel mondo non venga consumato, sfiorando i mille miliardi di dollari di spreco.
Enti ed esperti hanno studiato il fenomeno, producendo statistiche e fornendo anche diversi consigli utili a contrastare la pratica.
Le ricerche sullo spreco di cibo
In occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, che cade oggi, Babaco Market ha commissionato un osservatorio a Bva-Doxa sul rapporto tra spreco di cibo e spesa sostenibile in Italia.
Dall’indagine risulta che il 96 percento dichiara di avere una chiara percezione dello spreco di cibo e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno.
Altra elevata percezione è quella del legame tra cambiamento climatico e spreco alimentare: 9 su 10 ritengono che le calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni.
Quasi un quarto degli interpellati ammette inoltre di sprecare cibo per la scarsa attenzione, mentre l’86% ritiene che la maggior parte delle Gdo non venda prodotti prossimi alla scadenza o con confezioni rovinate, con il rischio che vengano sprecate.
Un altro dato importante è che il 54% degli intervistati si dichiara interessato a fare spesa online da aziende che supportano l’antispreco, la sostenibilità e le eccellenze del territorio.
L’indagine di Readly, commissionata dall’Istituto di ricerca internazionale YouGov, rivela invece come il 72 percento degli italiani sarebbe disponibile a usare nuovi ingredienti sostenibili come alghe, insetti e carne coltivata in laboratorio per evitare lo spreco alimentare.
Il 79 percento si destreggia invece tra sconti, minor consumo di carne e pesce e attenzione agli sprechi, mentre il 42 percento afferma di impegnarsi a comprare solo articoli che è certo di consumare e non sprecare.
La tecnologia di FoodSaver contro lo spreco di cibo
Tra le aziende che si impegnano a combattere lo spreco di cibo c’è anche FoodSaver con delle macchine sigillatrici che consentono di mantenere freschi gli alimenti per un tempo fino a cinque volte superiore a quello dei metodi tradizionali.
La conservazione sottovuoto può essere la svolta decisiva al risparmio degli alimenti che avanzano o sono da mettere via per un secondo momento.
L’azienda fornisce un tipo particolare di macchina con funzione di marinatura rapida per marinare carne, pesce e verdure in una ventina di minuti al massimo.
FoodSaver ha pensato anche a vari accessori per evitare lo spreco di cibo: sacchetti, rotoli e contenitori salvafreschezza.
A livello teorico e pratico, è possibile contrastare lo spreco alimentare con due mosse. La prima: essere consapevoli del fenomeno. La seconda: attrezzarsi con strumenti e consigli pratici.