Equalitas, la certificazione del vino amica della natura, ha un nuovo membro: la Cantina sociale colli fiorentini ha infatti appena ottenuto la certificazione per il proprio bilancio di Sostenibilità.
Gli investimenti in pannelli solari e fotovoltaici, in impianti di trattamento delle acque di lavorazione e il riutilizzo dei sottoprodotti a uso energetico hanno portato l’azienda, nel corso degli ultimi dodici anni, a ridurre gli impatti ambientali derivanti dai propri processi produttivi.
Negli ultimi mesi l’’azienda ha inoltre realizzato investimenti sostanziali (pari a 2 milioni di euro) per ottenere la riqualificazione dell’impianto di raccolta dell’uva e dell’impianto di frangitura.
L’ottenimento della certificazione Equalitas rappresenta quindi un altro tassello nel cammino verso la Sostenibilità.
Lo standard Equalitas è nato con l’obiettivo di promuovere la Sostenibilità, lungo le tre direttrici sociale, ambientale ed economico, nel settore agroalimentare e vitivinicolo.
Lo standard prevede l’adozione di un modello condiviso, che può essere certificato da un ente indipendente e che può essere applicato all’impresa (standard di organizzazione), al prodotto finito (standard di prodotto) e al territorio (standard di territorio).
Lo standard Equalitas e il relativo regolamento applicativo vengono aggiornati con cadenza periodica, sulla base di segnalazioni provenienti dagli Enti di Certificazione o sulla base di riesami da parte del Comitato Tecnico Scientifico Etico di Equalitas.
Lo standard si basa sul concetto del sistema di gestione, secondo il quale l’impresa è portata a integrate le pratiche di Sostenibilità nei propri processi gestionali.
Gli elementi che definiscono il modello di conformità alla normativa includono l’elaborazione di indicatori (Sostenibilità ambientale), l’adozione di buone pratiche di lavorazione (Sostenibilità socio-ambientale), economiche (Sostenibilità economica) e sociali (Sostenibilità sociale).
A queste si aggiungono le buone pratiche di comunicazione. Gli indicatori considerano i seguenti aspetti:
- biodiversità del suolo sulla superficie di vigneto, acquatica e lichenica; queste ultime due hanno come ambito di applicazione tutta la superficie aziendale
- impronta di carbonio, compresa l’elaborazione di un inventario dei gas effetto serra, da aggiornare ogni anno
- impronta idrica, inclusa la definizione di un programma monitoraggio dell’utilizzo delle risorse impiegate
Le pratiche di lavorazione si applicano alla gestione del suolo e della pianta, alle pratiche di irrigazione e alla vendemmia, fino al processo di vinificazione, imbottigliamento e packaging.
Le pratiche economiche invece riguardano il controllo di gestione, la valutazione degli investimenti sostenibili, le politiche relative alle risorse umane e al rapporto nei confronti dei fornitori, mentre quelle sociali mettono al centro i lavoratori, la formazione e le relazioni con il territorio.
Il processo di certificazione prevede invece i seguenti passaggi:
- richiesta di certificazione all’Ente prescelto e, contemporaneamente, a Equalitas
- implementazione del modello di gestione e redazione del Bilancio di Sostenibilità
- pianificazione dell’audit di certificazione e verifica ispettiva
- chiusura, entro i termini stabiliti, di eventuali non conformità e raccomandazioni
- approvazione finale da parte di Equalitas
- mantenimento della certificazione nel tempo con verifiche annuali e piano di sorveglianza
La certificazione Equalitas sta ottenendo un discreto successo anche all’estero: di recente, in Svezia la certificazione Prodotto Sostenibile di Equalitas è stata inserita nella short-list di quelle accettate da Systembolaget per il marchio Sustainable Choice, mentre in Gran Bretagna la catena Marks & Spencer ha inserito Equalitas tra le certificazioni ambientali riconosciute come valide ai fini del questionario fornitori.