Intramontabili e insostituibili per i veri appassionati di musica, i dischi in vinile sono tuttavia davvero poco sostenibili, sia in termini di materiali usati per la loro fabbricazione, sia in termini di processi produttivi.
Secondo una ricerca condotta dalla Keele University (Uk) i dischi in vinile contengono in media 135 grammi di Pvc con un footprint di CO2 di 0,5 kg. Questo vuol dire che avremmo bisogno di piantare oltre 30 nuovi alberi per ogni 1.000 dischi in vinile standard prodotti per compensarne le emissioni.
Il processo produttivo dei vinili tradizionali prevede lavorazioni ad alte temperature e l’impiego di sostanze chimiche con importanti emissioni di gas nocivi, in sostanza i nostri classici e tanto amati 33 giri sono tra gli oggetti più inquinanti ancora in circolazione.
Da qui l’idea di Greenyl, recentissimo progetto e spin off di Terenzi, azienda produttiva meccatronica e Rude Records per la produzione di dischi 33 giri a impatto zero.
Ne abbiamo parlato con Eleonora Terenzi, fondatrice della startup insieme a Luca Terenzi, Ilich Rausa e Federico Croci di Rude Records.
“Tra le novità che porta con sé il progetto Greenyl vi è la materia prima – il Pet – che è in parte di riciclo e sempre riciclabile mediante processi produttivi a basso impatto ambientale per arrivare a una produzione completamente priva di scarti.
La seconda innovazione sta nel processo produttivo – prosegue Terenzi – perché dal 1947 a oggi i vinili sono sempre stati prodotti con un sistema di pressatura estremamente lungo e che non sempre fornisce dei risultati ottimali; questo processo inoltre è legato al materiale, il Pvc, e nel corso del processo stesso vengono emesse nell’ambiente sostanze nocive quali CO2, cloruri di vinile e diossine“.
La storia di Greenyl inizia dalla collaborazione di Terenzi, azienda produttiva specializzata nella trasformazione conto terzi di metalli e di materie plastiche dal 1967, e Rude Records.
La Terenzi, che mette la sostenibilità tra i valori fondanti dell’azienda spazia dalla realizzazione di prodotti tecnici a quelli di design in settori differenti per partner multinazionali e con la progettazione e creazione di linee produttive che garantiscano qualità, rapidità, assenza di sprechi e massima sostenibilità.
Un circolo virtuoso
In maniera particolare con Greenyl l’obiettivo è quello di realizzare un vero e proprio circolo virtuoso. Si parte dalla materia prima, che è riciclata, per realizzare un disco a basso impatto ambientale con processi di comprovata eccellenza tra gli attualmente conosciuti e disponibili.
Seguono controlli di qualità costanti che riguardano sia la parte fisica, sia quella sonora del disco e controlli relativi su tutta la linea produttiva, che viene gestita nella migliore maniera possibile e che si caratterizza per una notevole duttilità.
Dal luglio 2022 a oggi, man mano che venivano realizzati i prototipi, le pre-serie e nel dicembre 2022 avviate le produzioni è stata parallelamente messa a punto e completata l’installazione di pannelli fotovoltaici in grado di fornire l’energia necessaria a tutto il processo di produzione dei dischi andando in questo modo a chiudere il cerchio.
Rude Records è promotrice di Be the Change, progetto ideato e sviluppato da Greenyl e Rude Records al fine di contribuire alla sensibilizzazione sui rischi del cambiamento climatico e sull’impatto ambientale negativo causato dalla produzione di vinili tradizionali.
Rude Records è una B-Corp certificata che sostiene diverse iniziative volte a combattere disuguaglianze, povertà e discriminazione, per esempio, Green Future Project, Merch for Good ed Education for the Future attraverso la stessa charity branch dell’etichetta, Rude Cares.
Tra i primi artisti che hanno scelto di partecipare sostenendo Be The Change vi sono Polyphia, Chiodos, The Dangerous Summer, Less Than Jake, Sydney Sprague e Graphic Nature.
Gli artisti che vorranno sostenere il progetto e il messaggio di Be The Change potranno aderire fino alla fine del 2024. Ogni artista potrà produrre varianti ecologiche esclusive e limitate dei loro Lp di catalogo da offrire ai fan di tutto il mondo.
Per ogni uscita verranno effettuate donazioni a Green Future Project, una B-Corp creata per invertire gli effetti del cambiamento climatico. Infine, verranno piantati nuovi alberi per compensare il carbon footprint di ogni progetto musicale.