Riuso, recupero e riciclo stanno diventando le parole chiave di molti cittadini sempre più attenti a non sprecare in tempo di crisi. La dimostra il successo di Giacimenti Urbani 2014, la mostra evento milanese che, dopo il felice esordio l’anno passato, si consolida come importante momento di incontro sul tema rifiuti.
Un vasto pubblico, oltre 2500 le presenze registrate, ha affollato gli spazi della Cascina Cuccagna di Milano per conoscere tutte le possibilità offerte dai cosiddetti giacimenti del Terzo Millennio. Decine di realtà tra aziende, start-up, nomi cult della sostenibilità, associazioni e consorzi hanno animato workshop, mostre e tavole rotonde offrendo ai cittadini numerosi spunti su temi come la raccolta differenziata, il baratto, la riduzione degli sprechi e il riciclo creativo.
Il crescente interesse verso Giacimenti Urbani si è manifestato fin dalla serata inaugurale, dedicata alla lotta contro lo spreco di cibo. Al centro del dibattito la Milano Food Policy con la presentazione di Expolis, una app per ridistribuire ai senzatetto il pane invenduto dalle panetterie direttamente dallo smartphone. Molto seguito anche il racconto sulla storia del pane nel nostro Paese, sulla sua sacralità e sull’importanza di non sprecarne neanche un boccone a cura di Davide Longoni.
Al centro dell’edizione 2014 di Giacimenti Urbani anche il ruolo del packaging. I Consorzi di filiera (Cial, Corepla, Rilegno, Consorzio Ricrea e Comieco) hanno fotografato lo stato dell’arte del recupero degli imballaggi in Italia, che vede il nostro Paese ai primi posti a livello europeo nonostante una situazione eterogenea: al Nord viene conferito in discarica solo il 22% dei rifiuti a fronte del 60% delle regioni del Sud.
Ma il packaging non è solo un rifiuto. Lo ha dimostrato Less is more, la mostra sugli esempi di eccellenza nel packaging ospitata per l’occasione alla Cascina Cuccagna. Lo ha confermato anche il mondo accademico: Paolo Tamborrini del Politecnico di Torino, curatore della mostra Nudi o vestiti? Comunicare con il packaging, una selezione sui best pack dal punta di vista ambientale e tecnologico, ha evidenziato il ruolo del packaging come strumento di comunicazione, mentre Marinella Levi di +Lab del Politecnico di Milano ha illustrato il tema dello sviluppo delle tecnologie digitali abbinate a materiali naturali nel mondo degli imballaggi, Carlos Veloso dos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia, che si occupa dell’intero ciclo del sughero dalle terre del Mediterraneo dove la sua presenza favorisce la biodiversità, alla trasformazione in tappo, al suo recupero e riciclo grazie ad associazioni no profit e al suo ritorno nelle nostre case come materia prima seconda che continua ad essere utile, come pannello fonoassorbente e in molti altri modi.
Tra gli eventi più attesi alla vigilia, l’incontro con Cristina Gabetti, volto noto di Canale 5 come inviata di Striscia la Notizia, giornalista e scrittrice. Cristina ha dialogato con Donatella Pavan e il pubblico su temi a lei cari: partendo dalla lotta allo spreco e dall’educazione ambientale per arrivare alla sua recente esperienza alla Singularity University, l’Università che studia il futuro e che ha sede nel campus NASA Ames nel cuore della Silicon Valley. E tecnologia, sostenibilità ed empatia sono proprio i cardini del suo nuovo libro A passo leggero. Esercizi di introspezione e circospezione, edito da Bompiani.
Molta attesa anche la presentazione della Mappa dei Giacimenti Urbani. Il progetto, che ha colto l’interesse di tanti cittadini, consiste in una mappatura online delle attività del territorio, per ora milanese, ma che presto si espanderà alle principali città italiane, che favoriscono la riduzione dei rifiuti attraverso la riparazione, il riciclo, il riuso creativo e lo sharing.
In questo modo ogni cittadino virtuoso sarà facilitato nella gestione degli oggetti che lo circondano, capendo meglio dove è possibile ripararli, riusarli in modo creativo, darli perché vengano riutilizzati o riusati in modo creativo.
Tanto pubblico anche per i 15 differenti workshop e i laboratori, dove grandi e piccini hanno imparato a realizzare cose sorprendenti con materiali di recupero: dal sapone di Marsiglia con olio alimentare esausto (fornito dal ristorante interno Un posto a Milano) ai gioielli ricavati utilizzando le cialde del caffè. E non solo.
Grazie a Cambio d’abito, i partecipanti hanno potuto apprendere importanti suggerimenti su come rinnovare capi fuori moda o taglia e scoprire che con la campagna Nuova luce al recupero in zona 3 e 4 a Milano è stata avviata una raccolta sperimentale lampadine a basso consumo e neon, e che con Giacimenti Urbani 2014 la Cascina Cuccagna diventa uno dei punti di raccolta.