Cinque delle 11 realtà accolte da Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Comune e Camera di Commercio di Milano, hanno una business idea che ha che fare con cibo e bevande; c’è quindi un effetto Expo sulle startup italiane.
Si va da chi si propone di vendere, in box dalle quantità dosate, gli ingredienti delle migliori ricette italiane a chi cerca di coniugare e-commerce e social network per portare online i piccoli produttori; da una app che aiuta a fare scelte salutari di alimentazione a chi vuole fare in modo che si possa prenotare un pasto al ristorante, trovarlo già pronto e non dover neppure perdere il tempo del pagamento, fino a chi si propone, grazie a una particolare molecola, di riprodurre le caratteristiche sensoriali di vini e cocktail in bevande non alcoliche.
Le altre startup si occupano di gestione online della tesoreria d’impresa; di rendere conveniente la stampa 3D anche nel settore industriale; di turismo accessibile; della costruzione più economica e veloce di scenari in 3D; di mercato dell’arte e di creare un’esperienza più appagante nello shopping online di abbigliamento.
Entrando in Speed MI Up, le 11 imprese iniziano un periodo di accompagnamento al mercato che può durare fino a due anni e accedono a numerosi servizi a valore aggiunto: formazione e tutoraggio da parte dei docenti Bocconi, iniziative di networking one-to-one e collettive per incontrare gli investitori, nonché postazioni di lavoro e di rappresentanza.
A differenza di altri incubatori, Speed MI Up non entra nel capitale della startup preservandone nel tempo il valore e la libertà imprenditoriale. Tra le novità di questa edizione, i servizi offerti dai partner di Speed MI Up come PwC (consulenza su temi fiscali e legali), Armando Testa (comunicazione e media planning), Aruba (cloud computing), e la disponibilità, nelle prossime settimane, di una seconda sede in via Achille Papa, che si aggiunge a quella di via Gobbi.
Tra le imprese incubate negli scorsi due anni si registrano già casi di successo. Quattrocento, un’iniziativa di commercio elettronico di occhiali interamente prodotti da artigiani del bellunese, è stata segnalata dall’americana Forbes come una delle 15 start up da tenere d’occhio, in tutto il mondo, nel 2015. Cercaofficina.it, il sito che aiuta a scegliere il preventivo migliore per la riparazione dell’auto, è già attivo a Milano, Roma e Torino e ha recentemente ricevuto un finanziamento da Italian angels for growth (Iag), la maggiore associazione italiana di business angels, che ha un accordo di collaborazione con Speed MI Up.
One Tray, che ha progettato un vassoio porta oggetti per gli aeroporti che consente di velocizzare il processo di controllo di sicurezza, ha al proprio attivo i primi contratti. SpeedyPlan, un sistema di gestione delle rotte dei camion, ha come primo cliente un importante marchio automobilistico. D1, che propone orologi pensati come accessori di moda, ha concluso il proprio periodo di incubazione e ha aperto uno showroom in una delle vie alla moda di Milano: corso Como. Junto Italy, che effettua ricerche di mercato per le pmi, comincia ad avere i primi riscontri.
Tra le imprese in una fase avanzata di sviluppo, Lattina Design sta progettando un portale di crowdsourcing per designer e Ats Enterprise ha progettato, e si sta facendo prototipare, un microcombustore (un motore da 2 cm cubi) capace di ricaricare, durante l’uso, le batterie di droni e altre apparecchi.
Nascono più imprese nel 2014 rispetto al 2013: 191 al giorno rispetto a 167, il 15% in più. Non solo imprese ex novo, ma anche cambiamenti, modifiche, assestamenti d’impresa. Sono 52mila le nuove imprese in Lombardia nei primi nove mesi del 2014. Primo settore dove si crea impresa il commercio con 10mila, poi le costruzioni con 7mila, manifatturiero e ristorazione, entrambi con 3mila. Per provincia, a Milano sono nate 21mila imprese, a Brescia 6mila, a Bergamo 5mila, a Monza e Varese 4mila. Sono i dati del registro delle imprese della Camera di commercio di Milano.
“La finalità del Consorzio è incoraggiare e facilitare la nascita di startup innovative, sostenere lo sviluppo professionale di giovani lavoratori autonomi e rafforzare l’integrazione tra mondo delle imprese e freelance. L’impegno dei suoi promotori è ingente e concreto, caratterizzando Speed MI Up come officina di impresa che forma realmente imprenditori. Questo obiettivo viene perseguito in modo deciso nel programma; un’attività globale di tutoring e formazione di alto livello che include servizi tecnologici innovativi, accesso a strumenti finanziari, servizi allo sviluppo”. Dichiara Alberto Meomartini, presidente del consorzio Speed MI Up e vice presidente Camera di commercio di Milano.
“La chiave del successo di iniziative tipo Speed MI Up” commenta Giorgio Rapari, consigliere della Camera di commercio di Milano “è mettere insieme le idee nuove, la capacità accademica consolidata, mondo dell’impresa e istituzioni”.