Home News La Ricerca ENEA ha vinto in 6 anni 165 progetti europei

La Ricerca ENEA ha vinto in 6 anni 165 progetti europei

pubblicato il: - ultima modifica: 28 Gennaio 2020
centro enea brasimone

In sei anni, i progetti vinti dall’Enea nell’ambito del 7° Programma quadro di ricerca (2007-2013) sono stati 165 per oltre 50 milioni di euro e, in parallelo, la capacità di acquisire risorse autonome è cresciuta del 20%.

È quanto emerso in occasione del Report Enea tra eccellenze e criticità, presentato in occasione della Giornata della Trasparenza organizzata a Roma per valutare i risultati ottenuti dall’agenzia nello svolgimento della sua missione istituzionale: trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione e fornire servizi avanzati alle imprese, alla PA e ai cittadini.

Il report è stato diffuso sulla nuova newsletter Eneainform@ che verrà inviata settimanalmente a circa 5mila indirizzi di media, imprese, amministrazioni pubbliche, enti locali, associazioni e istituzioni via posta elettronica, social network e sito con notizie, foto e i video su tecnologie, brevetti, iniziative, eventi realizzati da Enea.

Fra i dati positivi del report, il raddoppio del numero dei contratti acquisiti a livello europeo, passato da 40 a 61 l’anno e dei relativi finanziamenti, cresciuti da 6 a 15 milioni di euro dal 2009 al 2013.

Inoltre in questi anni l’agenzia vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico ha dato vita a 11 spin-off in settori ad alta tecnologia, ha registrato 813 brevetti e ha raggiunto il 12° posto per le risorse ottenute nel settore energetico e il 26° posto in assoluto tra 3.608 enti di ricerca europei, con un tasso di successo delle domande presentate del 27% a fronte del 21% della media europea.

Rispetto al programma quadro 2002-2006, i progetti vinti sono raddoppiati e i finanziamenti ottenuti sono stati quasi di 4 volte superiori.

Le criticità più evidenti riguardano invece la settorialità e frammentazione di alcune attività, la crescita dell’età media di ricercatori e tecnologi, il mancato turn-over e la conseguente difficoltà a far funzionare in modo ottimale laboratori e strumentazioni complesse.

Elementi critici sono legati alla riduzione dei finanziamenti dello Stato e da enti internazionali. Sotto questo profilo, il report evidenzia buoni risultati nella capacità dell’Enea di autofinanziarsi: infatti, se il contributo ordinario dello Stato è diminuito del 7% negli ultimi anni fino a coprire poco più del 50% delle spese complessive, personale compreso, l’autonomia finanziaria si sta avvicinando al 47% grazie alla capacità di aggiudicarsi fondi e commesse a livello nazionale e internazionale.

Fra le note positive anche l’andamento del settore della fusione: nell’ambito del progetto internazionale Iter, coordinato per l’Italia dal Centro Ricerche ENEA di Frascati i contratti vinti da imprese italiane superano i 900 milioni di euro in tre anni.

Bene anche il settore dell’efficienza energetica, dove l’Enea fornisce assistenza per gli ecobonus: nel 2014 sono state lavorate oltre 350mila pratiche, il 35% rispetto al 2013 e sono state fornite risposte a 46mila richieste di prima informazione.

Il sito Enea dedicato all’invio della documentazione sugli sgravi fiscali ha avuto 4 milioni di accessi e 1 milione quello gestito con il MiSE dedicato alle informazioni.

Per migliorare il trasferimento dei risultati della sua attività, è stata avviata la realizzazione di una piattaforma informatica per catalogare l’offerta di servizi e competenze, facilitando l’incontro tra offerta Enea e domanda del sistema produttivo.

Con più di 60 anni di storia, oltre 2.700 dipendenti, 14 tra centri e laboratori di ricerca, 43 impianti sperimentali e 11 uffici territoriali a supporto delle amministrazioni locali, l’Enea è un punto di riferimento nazionale ed europeo nella ricerca applicata soprattutto in campo energetico.

L’agenzia è impegnata anche nella ricerca sul miglioramento del sistema nazionale elettrico, nella radioprotezione, nello sviluppo di tecnologie avanzate nella produzione energetica quale del solare termodinamico, di cui detiene numerosi brevetti e competenze esclusive; dispone di diverse eccellenze nel settore delle energie rinnovabili, delle nuove tecnologie applicate in settori quali clima, la difesa dell’ambiente e del territorio, sicurezza, salute, protezione sismica, beni culturali, alimentazione sostenibile, agroindustria, materiali innovativi e chimica verde.

Condividi: