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Strategia Energetica Nazionale, firmato il decreto interministeriale

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Foto di anncapictures da Pixabay

Strategia Energetica Nazionale ci siamo… dopo le polemiche dei giorni scorsi per la firma dell’importante documento a mandato scaduto è diventata ufficiale la firma del decreto ministeriale che regolamenta la politica energetica italiana nei prossimi anni: riduzione dei costi energetici, pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale, maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia; questi gli obiettivi principali da conseguire.

La Strategia Energetica Nazionale (SEN) è il frutto di un ampio processo di consultazione pubblica, avviata a metà ottobre con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del documento di proposta e proseguita con il confronto fino a dicembre di tutte le istituzioni rilevanti (Parlamento, Autorità per l’Energia e Antitrust, Conferenza Unificata, Cnel, Commissione Europea) e di oltre 100 tra associazioni di categoria, parti sociali e sindacali, associazioni ambientaliste e di consumatori, enti di ricerca e centri studi. Sono stati inoltre ricevuti oltre 800 suggerimenti e contributi da cittadini e singole aziende attraverso la consultazione pubblica che si è svolta on-line sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico.

Rispetto al documento posto in consultazione a ottobre, sono stati recepiti vari contributi, i più rilevanti sono certamente i seguenti:

  • una maggiore esplicitazione delle strategie di lunghissimo periodo (fino al 2050), in coerenza con la roadmap di decarbonizzazione europea e delle scelte di fondo per la Ricerca e Sviluppo
  • una quantificazione dei costi e benefici economici della strategia per il sistema, in particolare per i settori elettrico e gas
  • una definizione più precisa delle infrastrutture strategiche gas, con particolare riferimento al dimensionamento di nuovi impianti di stoccaggio e di rigassificazione, con garanzia di copertura costi in tariffa, necessari per garantire l’allineamento strutturale dei prezzi gas a quelli UE e a fare fronte alle accresciute esigenze di sicurezza delle forniture
  • una più precisa descrizione delle misure di accompagnamento alla cosiddetta grid parity delle rinnovabili elettriche (segnatamente del fotovoltaico), una volta terminato il sistema incentivante attuale
  • una migliore definizione degli strumenti previsti per accelerare i miglioramenti nel campo dell’efficienza energetica (certificati bianchi, PA, standard obbligatori, certificazione)
  • una più chiara definizione dei possibili miglioramenti della governance del settore

Le azioni proposte nella strategia energetica puntano a far sì che l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore economico di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare, tracciando un percorso che consenta al contempo di migliorare fortemente gli standard ambientali e di decarbonizzazione e di rafforzare la nostra sicurezza di approvvigionamento, grazie ai consistenti investimenti attesi nel settore.

La realizzazione della strategia proposta consentirà un’evoluzione graduale ma significativa del sistema e il superamento degli obiettivi europei 20-20-20, con i seguenti risultati attesi al 2020:

  • significativa riduzione dei costi energetici e progressivo allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei
  • superamento di tutti gli obiettivi ambientali europei al 2020: riduzione delle emissioni di gas serra del 21% rispetto al 2005 (obiettivo europeo: 18%), riduzione del 24% dei consumi primari rispetto all’andamento inerziale (obiettivo europeo: 20%) e raggiungimento del 19-20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi (obiettivo europeo: 17%)
  • maggiore sicurezza, minore dipendenza di approvvigionamento e maggiore flessibilità del sistema
  • impatto positivo sulla crescita economica grazie ai circa 170-180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi)

Per il raggiungimento di questi risultati la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure concrete a supporto avviate o in corso di definizione:

  • la promozione dell’efficienza energetica, strumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi sopra menzionati e su cui il potenziale di miglioramento è ancora significativo
  • la promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l’Europa e con prezzi a essa allineati
  • lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali intendiamo superare gli obiettivi europei (20-20-20), contenendo al contempo l’onere in bolletta
  • lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente (con prezzi competitivi con l’Europa) e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile
  • la ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio
  • lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale
  • la modernizzazione del sistema di governance del settore, con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i processi decisionali

In aggiunta a queste priorità, soprattutto in ottica di più lungo periodo, il documento enfatizza l’importanza e propone azioni d’intervento per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico, funzionali in particolare allo sviluppo dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e all’uso sostenibile di combustibili fossili.

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