Il Comune di Milano aderisce al protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento.
Il documento, promosso da Regione Lombardia e ANCI Lombardia, con l’adesione di Arpa, Città Metropolitana e i principali Comuni capoluogo è rivolto a tutti i Comuni lombardi e reca le misure straordinarie sulla qualità dell’aria che potranno essere attivate in maniera omogenea a partire dal prossimo 15 ottobre. Resterà in vigore fino al 15 aprile 2017.
Il protocollo sulla qualità dell’aria si distingue le misure in 1° e 2° livello.
Misure di primo livello per la qualità dell’aria
Le misure di 1° livello si attiveranno dopo il superamento, per 7 giorni consecutivi, del limite giornaliero di PM10 di 50 μg/m³ ed entreranno in vigore effettivamente dal giorno successivo all’acquisizione ufficiale del dato regionale (quindi al 9° giorno).
In particolare, è previsto lo stop ai veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel anche nelle giornate di sabato, domenica e festivi dalle ore 7:30 alle ore 19:30. Le autovetture private Euro 3 diesel non potranno circolare in ambito urbano dalle ore 9 alle ore 17, mentre i veicoli commerciali Euro 3 diesel saranno bloccati dalle 7:30 alle 9:30.
Viene introdotto il limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali; non potranno essere utilizzati impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia; è vietata ogni tipologia di combustione all’aperto.
Misure di secondo livello per la qualità dell’aria
Le misure di 2° livello si aggiungeranno a quelle già attivate nel momento in cui verrà superato per 7 giorni consecutivi il limite giornaliero di PM10 di 70 μg/m³.
Le auto private Euro 3 diesel resteranno ferme tutti i giorni dalle ore 7:30 alle ore 19:30 mentre i veicoli commerciali non potranno circolare dalle ore 7:30 alle ore 9:30 e dalle ore 18 alle ore 19:30.
Per il riscaldamento domestico potranno essere utilizzati impianti alimentati a biomassa legnosa non inferiori alla classe 4 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia.
Dopo il superamento dei limiti di PM10 per almeno 5 giorni consecutivi, in caso di condizioni meteorologiche favorevoli all’accumulo degli inquinanti per i successivi 3 giorni, le misure sulla qualità dell’aria potranno essere attivate già a partire dal settimo giorno. Viceversa, dopo 7 giorni di superamento e in previsione di condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti per i due giorni successivi, le misure potranno non essere attivate.
La sospensione dei provvedimenti si attuerà comunque dopo due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 μg/m³ e 70 μg/m³, con acquisizione del rilevamento ufficiale il terzo giorno e conseguente efficacia il quarto.
L’impegno dei firmatari del Protocollo sulla qualità dell’aria
I firmatari del Protocollo, ciascuno nel proprio ruolo e nel rispetto delle singole competenze, si impegnano a darne attuazione con l’obiettivo primario di tutelare la salute dei cittadini e proteggere l’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti. In questo senso sarà fondamentale la diffusione delle misure ai diversi Comuni in un’ottica di continuità territoriale che consenta di evitarne l’applicazione a macchia di leopardo.
“Ridurre le emissioni inquinanti” afferma l’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli “vuol dire proteggere la salute dei cittadini e tutelare l’ambiente. Un obiettivo primario a cui devono collaborare le istituzioni, mettendo in campo tutti i provvedimenti necessari, e i cittadini, facendosi parte attiva nelle buone pratiche quotidiane. Il Comune di Milano sta già lavorando a misure strutturali di lungo termine, come lo stanziamento di fondi per l’acquisto e l’installazione di filtri antiparticolato sui diesel destinati al trasporto merci. Un’iniziativa che siamo pronti a replicare trovando ulteriori fondi e che speriamo trovi un seguito anche in Regione Lombardia con il reperimento delle risorse necessarie”.
Il bando per i Fap, aperto l’8 settembre scorso con contributi per circa 1 milione di euro a diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto merci, ha già ricevuto 123 domande, per un totale di 245 veicoli, confermandosi una misura utile e condivisa positivamente dagli stessi proprietari dei mezzi.