Il mercato dei servizi di bike sharing senza stazioni si arricchisce di un nuovo operatore, questa volta italiano: si tratta della startup Shike, in fase di lancio del suo progetto pilota.
Peculiarità di Shike è quello di lanciare il suo progetto di mobilità sostenibile in città di medio-grandi dimensioni avvalendosi delle biciclette di proprietà dei cittadini, avviando una sorta di bike sharing condiviso.
Il bike sharing italiano, ideato da Mug Studio di Parma, al contrario dei recenti servizi Mobike e Ofo che utilizzano biciclette di proprietà, permetterà la condivisione della propria bici senza stazioni o infrastrutture, utilizzando lucchetti intelligenti.
Shike, per finanziarsi, ha recentemente lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela ed è stato selezionato dalla call di Nastro Azzurro.
Il nuovo progetto vuole promuovere nuove forme di mobilità sostenibile e facilitare allo stesso tempo l’accesso ai servizi di bike sharing all’interno delle città.
Nonostante l’assenza del servizio in molti comuni italiani, i dati del 2016 dimostrano che esiste un mercato florido con oltre 200 città nelle quali è attivo un servizio di bike sharing e dove vivono circa 13 milioni di italiani, il 18% del totale.
Interessante l’approccio scelto da Shike per entrare nel mercato del bike sharing: il fulcro del progetto è l’innovativo lucchetto, con gps e sensori ambientali integrati, che consente a chi vuole utilizzare o mettere a disposizione un mezzo condiviso di fare a meno delle stazioni di parcheggio, permettendo nuovi modelli di condivisione della bicicletta con la possibilità di offrire un servizio più esteso.
I sensori integrati nel sistema permettono di raccogliere dati ambientali e valutare la CO2 risparmiata, incentivando i comportamenti virtuosi.
I beneficiari del servizio sono i privati cittadini, sia quelli che utilizzano la bicicletta per spostamenti quotidiani sia quelli che la utilizzano solo in modo saltuario. Inoltre la startup Shike sta cercando di avviare collaborazioni con enti pubblici e società private.
Attualmente la startup sta attivando partnership con diversi produttori di biciclette italiani con i quali far partire un progetto pilota in almeno una città di media popolazione italiana.
Al contempo sta contattando diverse realtà del territorio, sia in campo elettronico che in campo meccanico, per cercare di sviluppare e brevettare il lucchetto smart proprietario.
Shike, un progetto di Mug Studio
Mug Studio nasce a Parma a novembre 2016 dalla volontà di due neo-laureati di concretizzare e portare in vita le diverse idee concepite e perfezionate durante gli anni universitari.
Andrea Tommei, background di studi economico, e Andrea Cantore, informatico, fondano uno Startup Studio: una sorta di incubatore di sogni e di idee che prova a trasformare i diversi progetti in realtà.
Il primo di questi loro progetti è anche quello che gli sta più a cuore: un servizio di mobilità condivisa e sostenibile, che possa permettere a ogni cittadino del mondo di spostarsi in bicicletta nel modo più semplice e comodo possibile.
A metà settembre 2017 il progetto Shike approda sulla piattaforma di crowdfunding Eppela e viene selezionato dalla call di Nastro Azzurro: se il progetto raggiungerà il traguardo, ovvero riceverà i 5.000 euro di finanziamento richiesti dai suoi due creatori, Nastro Azzurro finanzierà il progetto andando ad aggiungere altri 5.000 euro.