È una primavera non solo climatica ma anche di prospettiva quella che i prossimi mesi vedremo toccare il settore agricolo italiano. Su tutte le novità portate dalla Pac che si dipana per proteggere il settore dalle forti problematiche legate alla crisi climatica.
Tra tutte le soluzioni adottabili, appaiono ancora una volta la conoscenza e le tecnologie. Tecnologie che possono portare l’agricoltura a fare un salto di qualità. L’onorevole Paolo De Castro a proposito interverrà al convegno in programma a Myplant&Garden mercoledì 26 febbraio (titolo dell’evento: Coltivare smart fa molto Eco. Ovvero l’agricoltura si fa 4.0).
Accanto a lui relatori che daranno un quadro tecnologico fondamentale. Temi forti quali risparmio idrico, le serre verticali; i carburanti green derivati dal riutilizzo degli scarti agricoli. Focus anche sulle nuove frontiere della genetica.
La digitalizzazione in agricoltura porta vantaggi? Ne parlerà Michele Festuccia, direttore tecnico Cisco Italia portando l’esempio di Safety4Food. Questa è un’iniziativa di Cisco Italia che divulga il messaggio di adozione delle tecnologie del digitale nel comparto dell’agroalimentare nazionale.
Si tratta di un controllo digitale degli ecosistemi che permette valutazioni e valorizzazioni oggettive della qualità e virtuosismo di una supply chain integrata, offrendo una nuova visione di tutto l’ecosistema dell’agricoltura e dell’industria del cibo, migliorando i processi di produzione e offrendo soluzioni di tracciabilità dei prodotti.
La nuova frontiera sarà poi il 5G? Probabilmente e vedremo come proprio durante il convegno che dà i crediti formativi ai dottori agronomi e dei dottori forestali per 0,406 Cfp (per ricevere il biglietto omaggio in entrata alla fiera scrivete a: iscrizioni@greenplanner.it facendo riferimento al Convegno Agricoltura 4.0).
Al green deal della Commissione europea non conviene girare le spalle. E ci auguriamo che questa sia la tendenza che avrà a cuore il deputato pugliese del Movimento 5 Stelle, Giuseppe L’Abbate, cui sono state appena attribuite le funzioni relative alla promozione e allo sviluppo delle Commissioni Uniche Nazionali nel settore agroalimentare; allo sviluppo delle filiere apicola, brassicola, frutta in guscio e canapa; alla promozione e incentivazione della produzione di biocarburanti di origine agricola e allo sviluppo delle agroenergie; ai servizi fitosanitari e utilizzo di fitofarmaci nella produzione agricola; allo sviluppo del settore ippico e delle attività connesse all’organizzazione dei giochi e delle scommesse delle corse dei cavalli; alle attività relative al settore tabacchicolo a livello nazionale e comunitario nonché al contenimento della fauna selvatica e delle attività venatorie per quanto di competenza del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
L’Abbate ha ricevuto dalla Ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova le deleghe di Competenza.
“La mia porta in via XX settembre è sempre aperta – ha dichiarato L’Abbate – a tutti coloro che intendano superare problematiche nonché ritengano di avere idee e soluzioni nell’interesse del Paese e del comparto primario“.
Un indirizzo da tenere presente, come anche quello che porta a Pordenone dove dal 19 e 20 febbraio in Pordenone Fiere si terrà NovelFarm, mostra-convegno sulle innovazioni nell’agritech con un focus importante sul tema dell’acqua e i cambiamenti climatici.
Due temi che coinvolgono il settore da vicino: da una parte vale la pena approfondire il fatto che la crescita della CO2 nell’atmosfera facilita la crescita dei vegetali, ma oltre certi limiti aumenta la necessità di acqua e di nutrienti per conservare la stessa qualità delle colture.
E gli scienziati prevedono uno scadimento a livello nutritivo dei prodotti agricoli (5,9-12,7% di proteine in meno, 3,7–6,5% in meno di zinco e 5,2–7,5% in meno di ferro).
La combinazione di aumento delle temperature medie e di crescita della popolazione porta inoltre al rischio di salinizzazione delle acque superficiali e di falda. Un’alta concentrazione di sale presente nell’acqua e nel terreno influenza negativamente i rendimenti del raccolto rallentando la crescita delle piante e provocando squilibri nutrizionali e fenomeni di tossicità.
Le zone costiere dovrebbero essere tenute in speciale considerazione perché l’aumento dei pompaggi di acqua di falda per destinazione agricola o civile (abitazioni) provoca l’infiltrazione di acqua di mare e di conseguenza un elevato rischio di salinità del terreno.
Di gestione delle acque, e di nuove produzioni basate sull’acquaponica saranno illustrate ancora a Milano al convegno di MyPlant&Garden dai biologi Daniele Brigolin (Università Ca’ Foscari Venezia) e Marco Francese, (Shoreline soc. coop c/o Area S.P. Trieste).
La mobilità nei campi può avere un impatto ambientale molto elevato. È possibile però ridurre le emissioni inquinanti come spiegherà Carlo Carnevali, Centro studi Enama, Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola.
Al convegno si darà voce anche alle necessità delle giovani imprese italiane che per essere smart e portare valore aggiunto al settore stanno battendo nuove strade. I temi saranno toccati con Emanuela Milone, Consigliere nazionale Florovivaisti italiani, Cia.