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Micro-Work: fare rete per il microcredito in Lombardia

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Agosto 2020
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microcreditoCresce nel 2014 il settore finanziario in Lombardia (+3,1%) che con 22.525 imprese attive pesa un quinto del totale italiano (112.383 imprese) e occupa 111mila addetti su un totale italiano di 547mila. A Milano ci sono oltre 9mila attività, con 68mila addetti, tra servizi finanziari (30,9%) e servizi finanziari e assicurativi (67,1%).

Ma una impresa milanese che ha bisogno su due, fatica a trovare credito. Sono i risultati emersi da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese al 3° trimestre 2013 e 2014 e resi noti durante il convegno di presentazione del progetto Ue Micro-Work: fare rete per il microcredito e l’occupazione e attuato dall’Ente Nazionale per il Microcredito.

Le imprese di assicurazioni e dei fondi pensione. In Italia sono 690 e contano 41mila addetti, in Lombardia 261 (con quasi 12mila addetti), concentrate a Milano (183 con 11.490 addetti).

La prospettiva di Micro: Work: fare rete per il microcredito e l’occupazione è aprire nelle regioni del nord sportelli dedicati al microcredito, mettendo in rete le diverse amministrazioni con il sostegno della nuova piattaforma informativa creata dall’Ente e che garantirà l’assistenza necessaria per lo startup.

Le amministrazioni e gli enti interessati a ospitare uno sportello informativo sul microcredito saranno selezionati attraverso una manifestazione di interesse, lanciata il 30 gennaio 2015 e consultabile online rivolta a Centri per l’impiego, Comuni, Camere di Commercio e Università, situati nei territori di tutte le regioni italiane.

“Sul lavoro bisogna privilegiare politiche attive rispetto a quelle passive” ha dichiarato Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia “che tendono ad allontanare il lavoratore da mercato. Con Dote Unica Lavoro richiediamo la garanzia dell’esito occupazionale, la formazione non basta più. Il progetto Garanzia Giovani include anche i giovani laureati senza occupazione. Per questo abbiamo previsto anche il Bonus Occupazionale, stanziando a questo fine 52 milioni e 11 milioni per l’autoimpiego. Ventiduemila giovani hanno scelto la Lombardia, 12mila sono stati presi in carico e 6mila sono già entrati nel mercato del lavoro. Partecipiamo come Regione Lombardia, pronti a fare rete con questo progetto sul microcredito“.

“Il credito è una leva centrale per spingere gli investimenti, la crescita, l’innovazione delle imprese” ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano “Secondo la rilevazione trimestrale della Camera di commercio sulle imprese circa un’impresa su tre a Milano ha bisogno di credito, ma solo la metà di queste lo riceve integralmente o in parte. C’è quindi un disagio e una difficoltà da parte delle imprese ad affrontare questo periodo di crisi. Bisogna poi pensare, per far fronte anche alle situazioni di disagio, allo strumento del microcredito. L’esperienza della Fondazione Welfare Ambrosiano, di cui la Camera di commercio è socio fondatore, può essere un riferimento importante per sviluppare forme di microcredito per l’autoimprenditorialità, assicurando una rete territoriale di sostegno già ben avviata”.

“Il microcredito” ha detto Mario Baccini, Presidente Ente Nazionale per il Microcredito “riguarda l’85% della forza lavoro del nostro Paese. Porta all’equilibrio tra mercato e economia sociale, includendo e rispondendo alle esigenze di chi non potrebbe accedere ai crediti bancari. Ogni beneficiario di microcredito riesce a sviluppare un effetto leva di 2,5 posti di lavoro. Con questo strumento siamo riusciti a creare in Italia 20mila posti di lavoro con 20 milioni di investimento. Stiamo per aprire nelle regioni del nord uffici dedicati al microcredito, mettendo in rete le diverse amministrazioni”.

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