Il Comune di Milano sostiene il coworking e investe 370mila euro per ampliare la rete del lavoro condiviso, co-finanziando gli sforzi degli operatori che hanno scelto di investire in città e soprattutto nelle periferie.
Pertanto l’Amministrazione ha condiviso le linee di indirizzo per l’aggiornamento e l’ampliamento degli elenchi qualificati dei fornitori di servizi di coworking, makerspace e fablab, soprattutto nelle zone periferiche della città, erogando incentivi economici per la nascita o l’ammodernamento delle strutture già esistenti.
Oggi sono 63 i soggetti fornitori di servizi di coworking, dieci tra makerspace e fablab, presenti sul territorio di Milano e iscritti all’Albo delle strutture qualificate creato nel 2014 dal Comune di Milano.
Questi ambienti vengono definiti qualificati poiché offrono più di dieci postazioni di lavoro, tecnologie condivise, spazi comuni e di socializzazione, oltre a zone ristoro e per la condivisione del tempo, di idee ed esperienze in linea con lo spirito dell’economia della condivisione.
Il provvedimento consentirà alle realtà che non l’avessero ancora fatto, di accreditarsi all’Albo qualificato di soggetti fornitori di servizi di coworking, makerspace e fablab, ampliando così la rete di operatori presenti in città e nelle periferie.
Per le nuove realtà aderenti sono previsti incentivi economici per complessivi 280mila euro, sino a un massimo di 20mila euro per ogni operatore, al fine di sostenere la parziale copertura delle spese volte all’acquisto di arredi, attrezzature e il miglioramento degli spazi.
Previsti anche 80mila euro destinati agli operatori già presenti nell’albo che potranno contare su un contributo sino a un massimo di 10mila euro per la sostituzione delle attrezzature o il rinnovo degli spazi o delle infrastrutture di connessione.
A settembre nella sezione bandi e gare del sito del Comune saranno disponibili tutte le informazioni e la documentazione per l’accesso ai bandi rivolti ai coworking, makerspace e fablab.