Anche chi va per mare ha modo di toccare con mano gli effetti deleteri del sempre più invasivo inquinamento dei mari e degli oceani.
Andrea Mura è colui che ha recentemente vinto la Ostar 2017, la regata in solitario transatlantica. Una vita sulle imbarcazioni. Soprattutto a vela. Che significa minor impatto ambientale possibile. Forse per questo l’inquinamento dei mari a lui fa male due volte.
Ce lo racconta a Milano dove è arrivato dalla sua Cagliari in occasione del lancio dell’evento One Ocean Forum, ideato dallo Yacht Club Costa Smeralda.
E proprio qui a Milano (il 3 e 4 ottobre prossimi al Teatro Franco Parenti) si parlerà di come contrastare l’inquinamento dei mari nel corso dell’evento One Ocean Forum.
Blue Technology per abbattere l’inquinamento dei mari; riflessioni sui cambiamenti climatici e diffusione della problematica oltre che della salvaguardia delle acque sono i leitmotif della due giorni milanese dove verrà anche presentata la Charta Smeralda, un codice etico che si svilupperà su diversi fronti per arrivare a definire i nuovi paradigmi per la tutela del mare.
Diverse aziende hanno già scelto di supportare il progetto: si va da Rolex e Audi ad Aquafil, Luxury Living Group, Dilbar, Intercos, Fondazione Carriero, Perini Navi, Pantecnica, Fondazione Riccardo Catella, Sipa, Dompé e Biofarma.
Il Forum si avvale della partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco e con lo Sda Bocconi Sustainability LAB.
Tra i patrocini anche quello The British Virgin Islands-Bvi, del Ministero dell’Ambiente, della Regione Autonoma della Sardegna.
Coni, SyBass, Nautica Italiana e Centro Velico di Caprera appoggiano l’iniziativa accanto a Ucina, Confindustria Nautica e Salone Nautico di Genova.