I milanesi le chiamano draghi verdi, ma il loro nome più folkloristico è vedovelle perché da queste fontanelle tipiche del milanese scende una goccia d’acqua quale fossero le lacrime delle vedovelle appunto.
In città ce ne sono circa 500 e sono gestite da MM, Metropolitana Milanese Spa che sta studiando un progetto in ottica di riqualificazione ambientale.
L’intervento segue una grande operazione di installazione di case dell’acqua (fontane tecnologicamente avanzate in gardo di distribuire anche acqua gassata) che una volta chiusa l’Esposizione Universale milanese saranno trasferite in città.
In Expo, riassume una nota di MM, sono state installate ben 32 case dell’acqua: di queste 18 saranno ricollocate dal Gruppo Cap presso i Comuni della Provincia, le altre arriveranno a Milano e saranno installate in zone raggiungibile in meno di 5 minuti da almeno 10.000 abitanti del quartiere cittadino prescelto. La collocazione è stata pensata in ogni zona anche valorizzando aree verdi o parchetti già frequentati, oltre che considerando la vicinanza con edifici scolastici.
Con questa iniziativa MM triplicherà a Milano le case dell’acqua, la cui destinazione è stata studiata con l’obiettivo di renderle fruibili nei quartieri più densamente popolati delle 9 zone della città.
Per Davide Corritore, presidente di MM: “Se l’acqua è un bene comune e pubblico, concetto in cui crediamo profondamente, essa dovrà essere sempre più accessibile e diffusa nei luoghi di vita della città; intendiamo per questo promuovere sempre più l’educazione delle nuove generazioni e delle famiglie ai vantaggi ambientali che possono venire dal consumo di un’ottima acqua che non richiede l’uso di plastica”.
L’investimento effettuato da Mm è pari a 338.000 euro ammortizzabili in 20 anni. Ogni casa dell’acqua ha un costo di circa 26.000 euro. MM calcola inoltre che per ogni famiglia (sono 570.000) l’onere è di 3 centesimi l’anno.
La serie speciale Expo presenta un particolare design made in Italy che si caratterizza per la particolare innovazione tecnologica tale da consentire la fruibilità in tutti i 4 lati dell’impianto attraverso 8 erogatori capaci di distribuire acqua in versione refrigerata o frizzante.
Ciascuna nuova casa dell’acqua può erogare fino a 7mila litri al giorno, quasi 5 volte la diffusione quotidiana dispensabile da quelle già in uso in Milano. Per effetto delle nuove installazioni il potenziale erogabile dalla rete delle case dell’acqua salirà a 100.000 litri al giorno dagli attuali 12.000.
I controlli sulla qualità dell’acqua vengono eseguiti dal laboratorio interno di MM che già effettua circa 190.000 analisi l’anno sull’intera rete idrica milanese.
Di seguito la collocazione delle prime 9 case dell’acqua, le rimanenti 4 saranno allocate dopo una raccolta di idee da parte dei cittadini sulla loro futura sistemazione.
- Zona 9 parco tra viale Ca’ Granda e le vie Benefattori dell’Ospedale e via Gatti (quartiere Ca’ Granda)
- Zona 8 parco compreso fra i civici 92 e 94 di Via Appennini (quartiere Gallaratese)
- Zona 7 parco di via Nikolajevka (quartiere Bisceglie)
- Zona 6 parco di via Odazio (quartiere Lorenteggio)
- Zona 5 parco tra le vie Costantino Baroni e Saponaro (quartiere Gratosoglio)
- Zona 4 Via Barabino (quartiere Corvetto)
- Zona 3 Piazza Durante (zona Loreto)
- Zona 2 Largo Tel Aviv (quartiere Turro)
- Zona 1 Largo La Foppa (quartiere San Marco)