Con l’avvicinarsi del mercato libero dell’energia – che avverrà nel 2019 – i consumatori italiani dovranno districarsi tra differenti offerte; il primo passo da compiere per poter confrontare le proposte dei diversi operatori è, ovviamente, capire quali sono i reali fabbisogni energetici e, in seguito, scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze.
Tra gli strumenti che saranno messi a disposizione dall’Autorità per l’Energia (Arera) c’è l’impronta energetica, ovvero la possibilità di conoscere lo storico dei propri consumi negli ultimi 36 mesi.
Per questo motivo Aiget – associazione italiana grossisti di energia e trader – ha iniziato una collaborazione con il portale di comparazione SosTariffe.it per realizzare un osservatorio sull’analisi sui consumi medi italiani dell’energia elettrica per ogni regione.
Nello studio vengono presentati:
- i consumi annui medi dei nuclei familiari di ogni regione italiana
- i relativi costi sostenuti con tariffa di Maggior Tutela
- i risparmi che si otterrebbero attivando la miglior tariffa del mercato libero, scelta grazie al comparatore di SosTariffe.it in base la consumo medio per ogni regione
Stimare il proprio consumo annuo di kWh e successivamente individuare l’offerta migliore può garantire un risparmio medio in bolletta dell’8,16% circa.
L’osservatorio sull’energia per affrontare il mercato libero
L’osservatorio SosTariffe.it mostra che in Italia mediamente si consumano nel 2018 circa 2.932 kWh annui per nucleo familiare. Questo si traduce in una spesa complessiva, in regime di Maggior Tutela, di 564 euro.
I risparmi con il mercato libero si ottengono solo selezionando la tariffa giusta in base al proprio profilo di consumo: individuando la tariffa più conveniente in ogni regione si è potuto stimare come il risparmio, rispetto alla tariffa di Maggior Tutela, vada dai 41 euro delle Marche ai 52 euro della Calabria, pari a una convenienza tra il 7,89% e l’8.18%.
Secondo Massimo Bello, founder di wekiwi.it e presidente di Aiget, “con il mercato libero nasceranno nuove iniziative spontanee per assistere nella scelta anche quei clienti che usano meno il web. Non dimentichiamo che il risparmio è tutto sulla materia prima energia della bolletta, mentre le altre componenti sono regolate e pesano oltre il 50% della bolletta“.
Bolletta semplificata e impronta energetica
Dal 1° gennaio 2016 è stata introdotta la bolletta 2.0 per gli utenti domestici e le piccole aziende, con lo scopo di semplificare e schematizzare le informazioni presenti nelle fatture dell’energia elettrica e del gas e facilitarne così la lettura.
Composta da una sola pagina, quindi con un formato nettamente più sintetico rispetto al passato, ha adottato una terminologia chiara, specificando le voci di spesa essenziali che sono: i consumi di luce o gas, le imposte statali, le spese per il trasporto e la gestione del contatore e infine gli oneri di sistema.
Successivamente nel giugno 2016 è diventato operativo il Sistema Informativo Integrato (SII) per ottimizzare l’operatività di tutte le procedure che riguardano il settore dell’energia elettrica e del gas, migliorando quindi l’attività delle imprese operanti del mercato.
Il SII gestisce la banca dati che raggruppa al suo interno le informazioni su tutti i contatori esistenti, associati alle informazioni anagrafiche, contrattuali e tecniche degli utenti, garantendo in primis la tutela della privacy, e anche, grazie alla sua terzietà̀, l’uniformità di gestione nei confronti di tutti i fornitori, la semplificazione dei processi, in particolare quelli più critici come il cambio fornitore e le volture.
A dicembre 2017 un altro importante passo è stato fatto dall’Autorità per l’Energia, che ha avviato una consultazione riguardo la possibilità che avranno i consumatori finali di accedere ai dati storici di consumo per capire qual è la loro impronta energetica.
Il nuovo servizio avrà l’obiettivo di accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia e sarà un potenziamento delle informazioni contenute nella Bolletta 2.0 per incoraggiare il consumatore ad analizzare il modo in cui utilizza l’energia elettrica, sia dal punto di vista contrattuale, ma anche considerando l’impatto ambientale che ne deriva e la possibilità quindi di ridurre gli sprechi.
La cosiddetta Energy footprint sarà semplice e intuitiva, per dare accesso all’utente, in maniera rapida e efficace, a tutte le informazioni di cui ha bisogno e poter effettuare scelte contrattuali consapevoli. Per questo sarà in grado di restituire un quadro generale della propria spesa energetica nel tempo e quindi in un arco temporale abbastanza ampio, che è stato stabilito di 36 mesi.
Fondamentale sarà la modalità in cui verranno messi a disposizione questi dati dal SII: si tratterà di un servizio di reporting, accessibile direttamente da browser, sintetico nella struttura e nella presentazione delle informazioni, con accesso a una profilazione di base delle abitudini, a un monitoraggio comparativo nel tempo e con la possibilità di scaricare e acquisire questi dati in un formato di uso comune.
Previsto anche un confronto grafico, attraverso valori di riferimento, con utenti dalle caratteristiche simili o con segmenti appartenenti per esempio alla stessa area geografica. Rischioso secondo Aiget questo tipo di comparazione, sostenendo che sia meglio mantenere un approccio semplice, immediato e garantito, che l’utilizzo di un benchmark potrebbe rendere di difficile elaborazione, con il rischio di fornire informazioni poco precise o fuorvianti o addirittura utilizzate per scopi fraudolenti.