Il dato positivo – le foreste europee crescono ogni anno di 44.000 kmq – lo ha comunicato alla vigilia della Giornata nazionale degli alberi Massimo Medugno, DG Federazione Carta e Grafica, nel corso del Forum Nazionale sulla Gestione Forestale Sostenibile organizzato da Legambiente, con il supporto della Federazione Carta Grafica, e delle componenti che ne fanno parte quali Assocarta, Assografici e Comieco.
L’evento di quest’anno era incentrato sul tema della bioeconomia delle foreste e nel corso del suo intervento Massimo Medugno ha illustrato come i comparti industriali rappresentati dalla Federazione si inseriscano in quella che viene definita economia circolare con una attenzione particolare all’utilizzo del capitale naturale che nasce da un impegno costante delle aziende in termini di CSR.
“La Federazione Carta e Grafica che rappresenta i settori cartario, grafico/cartotecnico trasformatore e macchine per grafica/cartotecnica è un attore fondamentale della bio-economia circolare con un fatturato di 24,3 miliardi di euro nel 2017 (1,4% PIL), generato da circa 170.000 addetti attivi in oltre 18.100 imprese, che mostra un saldo positivo della bilancia commerciale di 3,6 miliardi di euro” ha dichiarato Medugno.
La carta è un bio-materiale di origine naturale che si caratterizza, rispetto ad altri suoi diretti competitor, per rinnovabilità, biodegradabilità e compostabilità. Si tratta di un bio-materiale che ha saputo sviluppare sia il ciclo biologico che quello tecnologico meritandosi quindi di essere considerato a tutti gli effetti un bio-materiale circolare.
Affermazioni che in occasione della Giornata mondiale degli alberi suonano ancora più confortanti perché nonostante la percezione comune ritenga l’industria cartaria e grafica la principale responsabile della distruzione delle foreste, in realtà i fatti dimostrano il contrario.
Modugno ribadisce infatti che la materia prima principale di questa industria è costituita per il 55% da carta da riciclare (detta anche macero) e tale percentuale rappresenta il tasso di circolarità (il rapporto tra materiali riciclati e uso complessivo delle materie prime) più alto d’Europa, con punte dell’80% nell’imballaggio.
La restante percentuale di prodotto finito si ottiene da cellulosa o legname proveniente da foreste o da piantagioni gestite in modo sostenibile e appositamente piantate per soddisfare la richiesta di prodotti forestali allo stesso modo di altri prodotti di uso quotidiano quali per esempio i prodotti ortofrutticoli.
“L’84% della cellulosa impiegata in Italia è dotata di certificazione forestale sostenibile” conclude Medugno “e proviene dalle foreste europee che, proprio alla vigilia della Giornale mondiale degli alberi, ho il piacere di sottolineare non stanno diminuendo ma sono al contrario in crescita: tra il 2005 e il 2015 (dato FAO 2005-2015) le foreste europee sono cresciute di 44.000 kmq, un’area corrispondente a oltre 1.500 campi da calcio al giorno“.
La Giornata mondiale degli alberi: dati positivi anche in Lombardia
Notizie positive anche per la Regione Lombardia: negli ultimi 10 anni infatti sono aumentate del 2,1% coprendo oltre 629mila ettari, pari a più di un quarto del territorio regionale (26,4%).
Sono dati diffusi dalla Coldiretti regionale sulla base degli ultimi dati Ersaf Lombardia in occasione della Giornata nazionale degli alberi, durante la quale circa settanta bambini delle scuole elementari hanno partecipato alle attività didattiche legate agli alberi promosse dalle fattorie didattiche e dagli esperti Coldiretti presso il nuovo mercato agricolo coperto di Porta Romana a Milano, in via Friuli 10.
In Lombardia il 79% delle foreste si trova in aree montane, oltre il 13% in collina e il resto in pianura. Un polmone verde concentrato prevalentemente nelle province di Brescia (oltre 170mila ettari), Sondrio (117mila ettari) e Bergamo (quasi 116mila ettari) che da sole rappresentano circa i due terzi della superficie boscata.
Seguono Como (oltre 63mila ettari), Varese (55mila ettari), Lecco (più di 42mila ettari), Pavia (40 mila ettari), Milano (oltre 10mila ettari), Monza Brianza (4mila ettari), Cremona (quasi 4mila ettari), Mantova (più di 3mila ettari) e Lodi (più di 2mila ettari). Sono oltre 280 le imprese boschive attive in regione che danno lavoro a circa mille persone.
Gli agricoltori svolgono un’opera fondamentale di presidio della montagna e dei boschi in particolare, che rappresentano un patrimonio da tutelare e gestire al meglio soprattutto in un momento in cui i cambiamenti climatici provocano sempre più fenomeni estremi come dimostra l’ultima ondata di maltempo che ha investito anche la Lombardia.
Dagli alberi anche tanto lavoro
Notevoli sono anche gli impatti sull’economia e sul mondo del lavoro degli alberi; per la Coldiretti infatti potrebbero nascere trentacinquemila nuovi posti di lavoro dalla riscossa del bosco italiano con l’aumento del prelievo del legname dai boschi che oggi coprono, a livello nazionale, una superficie record di 10,9 milioni di ettari, praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia quando era pari ad appena 5,6 milioni di ettari.
“In Italia” spiega la Coldiretti “siamo di fronte all’inarrestabile avanzata della foresta che spesso senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende però del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Lo spazio per un rilancio della forestazione nazionale è enorme se si considera che l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento per un importo di 4 miliardi nel 2017“.
La Giornata nazionale gli alberi: la ricorrenza
La Giornata nazionale degli alberi si festeggia in tutta Italia per omaggiare le capacità della flora, indispensabili per la proliferazione della vita: gli alberi infatti assorbono l’anidride carbonica, rilasciano l’ossigeno – grazie al processo di fotosintesi clorofilliana (che però al calar delle tenebre si inverte) – e sono in grado di prevenire il dissesto idrogeologico.
La Giornata nazionale degli alberi è stata istituita nel 2011 – grazie alla legge n.10 del Ministero dell’Ambiente – e si celebra ogni anno il 21 novembre.
L’obiettivo del Ministero che la istituì era quello di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani.
Obiettivi che, purtroppo, a distanza di anni sono ancora lontani dall’essere risolti e che – anche a causa dei cambiamenti climatici – sono tra i principali fattori di disastro idrogeologico del nostro territorio.