Dal Climate Action Summit progetti di buone pratiche per attutire la nostra impronta ambientale. Ne parliamo con le protagoniste…
Connessione umana, benessere, apprendimento tra pari e collaborazione: sulla base di questi quattro presupposti ChangemakerXchange, community internazionale di innovatori sociali che riunisce più di 1.000 membri in 130 Paesi di tutto il mondo, ha recentemente organizzato il Climate Action Summit nell’oasi Wwf di Galbusera Bianca (in provincia di Lecco).
Importante è stato il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Robert Bosch in un confronto aperto con 20 giovani imprenditori e attivisti ambientali che hanno preso parte partendo da un presupposto: la collaborazione trasversale tra le generazioni.
Dopo Lecco, il Climate Action Summit si sposterà a novembre negli Stati Uniti d’America per riunire imprenditrici e attiviste ambientali donne e persone non-binarie dal Canada e dagli Usa e, successivamente, in Egitto dove si incontreranno imprenditori e attivisti ambientali dal Medio Oriente e Africa Settentrionale.
Ed è con questo intento che Greenplanner.it ha dato la parola a tre donne presenti all’evento: Elena Jachia, direttrice Area Ambiente di Fondazione Cariplo, fautrice di un importante progetto di appoggio ai progetti che nascono per limitare i danni della crisi climatica (F2C Fondazione – Cariplo per il Clima); Greta Rossi, core team consultant di ChangemakerXchange e Alice Franchi, studentessa universitaria.
Proprio il progetto della Franchi, attivista di Friday for future che vive a Pistoia, è stato selezionato per essere portato in evidenza.
Il fulcro ruota attorno a School For The Future con lo scopo di creare consapevolezza, quindi consenso, tra le nuove generazioni per agire individualmente e collettivamente e affrontare la crisi climatica.
Ritenuto interessante anche il progetto Fontanelle d’acqua ideato dallo sviluppatore iOs milanese Edoardo de Cal con l’obiettivo ultimo di disincentivare l’uso e l’acquisto di bottiglie di plastica.
Si tratta di un’App che mappa le oltre 206mila fontanelle d’acqua potabile sparse in tutto il mondo e permette di raggiungere quella più vicina quando si ha sete, per bere in modo sostenibile.