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Un progetto del Politecnico di Milano a sostegno della ristrutturazione

progetto re-skin polimi

Re-Skin, un sistema pilota per gestire l’ottimizzazione delle prestazioni energetiche degli edifici: coordinata dal Politecnico di Milano, la ricerca si spinge nel campo dell’interazione in cloud tra i vari soggetti dell’operazione.

Parliamo del progetto Re-Skin (Renewable and Environmental-Sustainable Kit for building Integration), che ha preso avvio di recente, coordinato dal Politecnico di Milano e finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe, come un’evoluzione del precedente Heart (Holistic Energy and Architectural Retrofit Toolkit), anch’esso coordinato dal Politecnico e afferente al programma Horizon 2020.

L’obiettivo è quello di contribuire efficacemente al Green Deal europeo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.

A fine gennaio, il consorzio di progetto, composto da 21 partner in rappresentanza di 11 Paesi dell’Unione, si è riunito presso il Politecnico di Milano per dare l’avvio alle attività di ricerca, sviluppo e applicazione previste per il prossimo quadriennio.

Il progetto è coordinato da Niccolò Aste, professore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito.

Il cuore del progetto Re-Skin è un’avveniristica piattaforma cloud-based, che interconnette e controlla i sottosistemi, interagisce con il contesto climatico e la rete elettrica nazionale e si interfaccia con vari stakeholder, quali gli utenti finali e gli energy manager, per ottimizzare le prestazioni energetiche complessive.

progetto re-skin

Re-Skin mira a sviluppare un sistema integrato e multifunzionale, capace di trasformare un edificio esistente altamente energivoro – residenziale, commerciale o pubblico – in una struttura moderna, efficiente e, soprattutto, estremamente sostenibile lungo tutto il ciclo di vita.

Lo fa attraverso l’utilizzo di tecnologie Ict (per il controllo e la gestione energetica), di fonti energetiche rinnovabili (solare ibrido fotovoltaico-termico), di materiali e componenti sostenibili (biobased, riciclati e riciclabili) e di impianti ad alta efficienza (pompe di calore e fan coil di nuova generazione).

La piattaforma integra anche un Sistema di Supporto Decisionale (Dss), un Sistema di Gestione Energetica (Bems) e uno strumento di Rating Dinamico di Sostenibilità (Sdr) per supportare l’intero intervento di riqualificazione dell’edificio, dal processo decisionale, alla progettazione, fino alla fase operativa; affinché possa essere applicato su larga scala, è previsto un concept molto flessibile e adattabile.

Al lato pratico, per testarne l’efficacia, il sistema sarà installato e testato su 4 diversi progetti pilota allo scopo di dimostrarne sul campo l’efficacia: uffici amministrativi pubblici in Italia, uffici amministrativi pubblici e un asilo in Bulgaria, progetti di edilizia sociale in Francia e Spagna.

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Cristina MolteniCristina Molteni: Laureata in architettura al Politecnico di Milano, si occupa di progettazione e di direzione lavori, con particolare attenzione agli edifici Nzeb e alle caratteristiche ecosostenibili dei materiali; svolge studi di fattibilità per lo sviluppo e la riqualificazione urbanistica | Linkedin
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