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Ciclofficine, uno strumento utile alla promozione della bicicletta

ciclofficina gallarate

Offrire servizio di custodia ma anche di riparazione: ecco il compito delle ciclofficine che aiutano anche a promuovere l’uso della bicicletta… abbiamo visitato quella di Gallarate.

La mobilità sostenibile non è fatta solo di piste ciclabili, percorsi dedicati e biciclette di ogni foggia e categoria, ma anche delle officine di riparazione. Siamo andati a visitarne una in provincia di Varese, la Ciclofficina della Velostazione di Gallarate, recentemente realizzata e inaugurata.

Le ciclofficine svolgono un ruolo importante anche nei confronti degli utenti dei depositi di biciclette come le velostazioni, trasformandoli in luoghi custoditi anziché solamente sorvegliati.

Cosa che da un punto di vista della sicurezza fa una differenza fondamentale, anche se nella Velostazione di Gallarate è installato e funzionante un sistema di videosorveglianza collegato con la centrale delle forze dell’ordine.

Abbiamo parlato di questo argomento con il titolare, Andrea Cattaneo, classe 1977, con un passato dedicato alla riparazione di biciclette prima e di motorini e motociclette nella fase successiva.

La Ciclofficina di Gallarate

Realizzata in un piccolo prefabbricato posto alle spalle della stazione ferroviaria, inglobato nell’area della Velostazione, ha un locale principale che costituisce l’officina vera e propria, mentre due piccoli ulteriori locali sono dedicati a ufficio il primo e bagno il secondo.

Tutti serviti da un piccolo impianto di condizionamento per estate e l’inverno. Scaffale con i ricambi, banco con attrezzi e morsa oltre ai cavalletti per la manutenzione completano l’attrezzatura dell’officina. E naturalmente un po’ di piccoli opuscoli che raccontano in un colpo d’occhio luogo, orari, sevizi, costi e contatti.

Tutto molto minimal, ma l’importante è l’offerta del servizio, in un momento di grande attività del settore della mobilità sostenibile che spesso costringe chi non ha capacità manuali proprie ad aspettare giorni per avere una semplice riparazione. La ciclofficina collegata alla Velostazione serve proprio a questo.

il gestore della ciclofficina di gallarate

Come sei arrivato alla Ciclofficina della Velostazione?

Ho chiesto di partecipare al bando preparato dal comune perché mi è parso particolarmente interessante e, alla fine, sono risultato vincitore e quindi eccomi qui. È una cosa che mi interessa molto cui tengo particolarmente e nella quale posso riversare tutte le mie capacità maturate nel corso degli anni.

Ho cominciato a riparare biciclette quando avevo 14 anni e mi sono fatto le ossa lavorando presso un ciclista storico di Busto Arsizio (provincia di Varese), Angelo Avai, che qualche anno fa ha chiuso l’attività ed è andato in pensione.

Come funziona il servizio offerto dalla Velostazione e quello della Ciclofficina?

Per accedere alla Velostazione si utilizza una app gestita da Amsc per conto del comune di Gallarate. È semplice, funziona come una specie di telepass, si chiama EasyPark 24, tutto il giorno, anche fuori dai miei orari di lavoro dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Sul sito di Amsc c’è tutta la spiegazione del servizio, passo per passo, difficile sbagliare. Gli orari sono ancora in fase di collaudo perché devo verificare quando c’è maggiore afflusso.

L’abbonamento ai servizi della Velostazione della Ciclofficina offre la possibilità di lasciare la bicicletta in deposito per fare in modo che venga controllata nella meccanica generale allo scopo di prevenire usure o rotture, ma anche la possibilità con una variante premium di chiedere il servizio di recupero del mezzo guasto all’interno del territorio della città di Gallarate. A quel punto io recupero la bicicletta in giornata e la riparo.

Quali servizi specifici offre la Ciclofficina?

Oltre a quello delle riparazioni tradizionali immediate, come cambio copertoni, camere d’aria, pattini dei freni, cavi e guaine, posso anche fare lavori specifici ordinando i pezzi chiesti dal cliente e offrire un servizio di prima messa in sella, regolando l’altezza della sella, del manubrio…

Questo vale sia per i clienti della Velostazione che per i clienti esterni. Per la riparazione di un guasto tradizionale basta una giornata, quindi una bicicletta lasciata alla mattina viene riconsegnata alla sera, rilasciando regolare ricevuta.

Insomma, tutto quello che serve per diffondere la cultura della bicicletta in ordine. Perché chi usa una bicicletta in perfetto stato fa meno fatica. Naturalmente esiste anche un servizio di ricarica gratuita per le e-bike per chi lascia la bicicletta nel deposito e di custodia e sosta per 6 monopattini.

Servizi particolari o servizi aggiuntivi oltre a quelli tradizionali?

Sto studiando la possibilità di dar vita a iniziative dedicate, ma per ora è prematuro parlarne. Sono cose che devono essere ben ponderate. Vedremo dopo l’estate.

Attualmente lo spazio antistante l’ingresso della Ciclofficina risulta scoperto mentre sarebbe opportuno coprirlo con una tettoia, come la Velostazione, anche per la sosta dei clienti che devono ritirare il mezzo riparato. “In Comune ci stanno già lavorando” ci ha confermato Andrea.

La posizione della Ciclofficina situata alle spalle della stazione ferroviaria penalizza un po’ la visibilità e l’accessibilità del servizio, ma con il passare del tempo ci sarà possibilità di farli conoscere meglio sul territorio e agli utenti di Gallarate.

Nel breve periodo di tempo che sono rimasto a parlare con Andrea sono arrivate tre persone che hanno scoperto la presenza della Velostazione e della Ciclofficina, segno che occorre fare ulteriore promozione per sostenere il servizio offerto, almeno per i primi tempi.

Una signora si è meravigliata del fatto che nonostante ci sia la Velostazione in attività, molte biciclette siano ancora legate all’esterno contro le recinzioni. Sarà opportuno segnalare anche il percorso per arrivare dal piazzale principale della stazione ferroviaria fino alla sede della Ciclofficina, così da agevolare i clienti che la cercano, specie nel primo periodo.

Altre cose da mettere a posto sono i cartelli degli orari di apertura e forse anche le possibilità di accesso. È un peccato non trovare il cancello aperto, perché a primo impatto la Ciclofficina sembra chiusa.

Salutiamo Andrea ringraziandolo del tempo messoci a disposizione con la promessa di tornare a trovarlo per vedere l’evolversi del servizio. In bocca al lupo per la nuova avventura.

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Marco FardelliMarco Fardelli architetto e designer, ogni anno percorre circa 3.500 km in bicicletta in città, in ogni stagione, per "razionalizzare la mobilità urbana cambiandone l'orientamento, i mezzi e i metodi di spostamento" | Facebook | CityBustoBike
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