Ci sta a correre nella nebbia la maratona di Ravenna: a novembre – ma probabilmente anche in tanti altri periodi dell’anno – è come se ci fosse un manto che ti fascia e, a poco a poco, ti svela i segreti di questa splendida città.
Così ieri 12 novembre 2017 alle 9:30 di mattina più di 5mila runner si sono preparati a correre i 10/21/42 chilometri previsti dalla Global Ports Maratona.
La città si è fermata un’intera mattina, per fare passare la fiumana di runner sotto i balconi di palazzi storici e accanto alle mura di monumenti gloriosi. Giri l’angolo e ti trovi faccia a faccia con la tomba di Dante. Passi accanto al mausoleo di Teodorico.
Ferrovia, porto lungo canale. Bici. La città non si fa trovare impreparata a muoversi in maniera sostenibile e il percorso della maratona di Ravenna si dipana senza un motore d’auto gracceso che infastidisce i runner.
Attenzioni green alla maratona di Ravenna
L’attenzione all’ambiente si trova anche nella consegna delle spugnette personali nella bag. Chi la vuole usare se la porta appresso. Praticamente non se ne vedono abbandonate ai bordi della strada.
Non così per il ristoro. Purtroppo il tanto deprecato bevi e butta si è ripresentato. Sia bicchieri che bottigliette sono sfuggiti di mano agli organizzatori (qualche cartone posizionato vicino ai ristori non è sufficiente) che non hanno ricorso neppure a prodotti ecofriendly (come invece è successo per il ristoro finale a base di pastasciutta). Peccato!
Inesistente, anche, la raccolta differenziata. Anche nella giornata antecedente. Nuovamente, peccato! Sui 21 km anche i bagni hanno latitato. Ecco il terzo peccato!
Bene invece per le band musicali che hanno fatto ricorso a energia a basso impatto ambientale, connettendosi alla rete elettrica senza far ricorso a generatori a gasolio come spesso accade. E questo noi l’abbiamo molto apprezzato.
E infine il tifo: una bella città – termine che ben si adatta in tema di turismo sostenibile – si vede da come accoglie il turista runner.
Ravenna ha dimostrato di essere molto ospitale. Lo abbiamo toccato con mano. I ristoranti pieni si sono solo accorti che i runner mangiano poco ma bene.
Per tutto questo diamo alla maratona di Ravenna, vissuta in prima persona, un bell’8,5! Con un piccolo sforzo potrebbe risultare un’ottima tappa culturale e sportiva.