Si chiama Re.Bean ed è un progetto che viene da lontano: dall’Australia. Qui, il Melbourne Movement di Ian Wong ha ideato lo sgabello che si è recentemente aggiudicato il premio speciale di 5mila euro assegnato da Banca Intesa Sanpaolo all’interno del concorso SaloneSatellite Award durante l’appena passato Salone Internazionale del Mobile.
I rifiuti del caffè sono una materia prima infinita (tanto se ne usa nel mondo) ed è uno dei principali rifiuti organici in tutto il mondo.
Il progetto Re.Bean si è posto l’idea di esplorare soluzioni progettuali innovative per riutilizzare questo materiale di scarto e trasformarlo in un complemento di arredo biodegradabile, grazie a ricerche e sperimentazioni legate alla sua fisicità.
Il risultato di questa sperimentazione è diventato un oggetto di design in perfetta armonia con i dettami dell’economia circolare. È riciclabile e biodegradabile: il prodotto è realizzato con materiali ottenuti dal riciclo di sacchetti di caffè in grani e con i rifiuti macinati del caffè con leganti naturali di origine animale.
Alle due R già citate si aggiunge quella della riutilizzabilità: il metodo di colata dello stampo viene utilizzato per ottimizzarne il riutilizzo durante la produzione.
I progettisti affermano, infine, che i rifiuti macinati del caffè vengono raccolti e lavorati localmente.
Manifesto di una soluzione di design creativo, Re.Bean è anche l’esempio concreto di come i designer possono (e dovrebbero) contribuire a far fronte ai problemi di spreco e durabilità dei prodotti. Inoltre, cerca anche di sensibilizzare il pubblico nei confronti delle problematiche ambientali dei rifiuti dell’industria del caffè.
I due progettisti non escludono che si possa poi creare altri elementi di arredo, ma anche sculture e perché no, gioielli. Al caffè.