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Daikin e Remedia, accordo per il recupero dei gas esausti dai condizionatori

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Anche il gas refrigerante dei condizionatori ha il suo bell’impatto ambientale. Se ne è resa conto una società come Daikin che commercializza con successo i condizionatori d’aria.

Consapevole delle sue responsabilità come produttore di apparecchiature refrigeranti” precisa una nota stampa giunta in redazione “e in linea con l’ultimo regolamento Europeo degli F-gas del 16 aprile 2014, Daikin si è posto come obiettivo quello di diventare carbon neutral entro il 2050, un risultato che avrebbe impatti positivi su ambiente ed effetto serra“.

Nasce su questa corretta consapevolezza un progetto di recupero di gas esausti da condizionatori d’aria contenuti all’interno degli split residenziali. Al fianco di Daikin scende in campo il Consorzio Remedia.

Parte così un progetto sperimentale della durata di 9 mesi su due Regioni, Lombardia ed Emilia Romagna: l’obiettivo è quello di coinvolgere tutti gli operatori del settore sul territorio nazionale, per sensibilizzarli a una corretta gestione dei RAEE e degli F-Gas.

In questo caso gli occhi sono puntati sul refrigerante R410A. Dai calcoli forniti da Daikin e Remedia un chilogrammo di questo refrigerante, se disperso, avrebbe un impatto sull’atmosfera pari a quello di un’automobile di piccola cilindrata che percorre 18.477 km (circa 12 volte un viaggio Milano-Palermo): solo in questa fase iniziale del progetto si potrà generare un risparmio di emissioni di CO2 pari a circa 132 tonnellate.

Saranno gli installatori green qualificati Remedia a ritirare il gas esausto. Un bollino rilasciato dal consorzio ne certifica la preparazione tecnica, anche per la gestione del gas esausto.

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