Home Eco Lifestyle Ci ammaliamo perché stiamo sbriciolando tutti gli ecosistemi

Ci ammaliamo perché stiamo sbriciolando tutti gli ecosistemi

ecosistema
Foto di David Vives da Pixabay

Lo afferma David Quammen, giornalista del National Geographic, saggista e divulgatore scientifico campione di incassi per il libro Spillover. L’evoluzione delle pandemie

Le attività umane sono causa della disintegrazione di vari ecosistemi a un tasso che ha le caratteristiche del cataclisma. Tutti sappiamo come ciò avvenga a grandi linee: la deforestazione, la costruzione di strade e infrastrutture, l’aumento del terreno agricolo e dei pascoli, la caccia alla fauna selvatica, l’attività mineraria, l’aumento degli insediamenti urbani e il consumo di suolo, l’inquinamento, lo sversamento di sostanze organiche nel mare… Stiamo, in poche parole, sbriciolando tutti gli ecosistemi“.

È quanto scrive David Quammen, giornalista del National Geographic, saggista e divulgatore scientifico in Spillover. L’evoluzione delle pandemie (Adelphi, 608 pagine, 14€).

Un libro pensato e scritto ben prima della diffusione dell’epidemia Covid-19 – la prima edizione in lingua inglese infatti risale infatti al 2012, dopo anni di studi e di ricerche approfondite, anche sul campo  (tra le sue opere, troviamo anche L’albero intricato e Alla ricerca del predatore alfa).

Nel linguaggio comune, il termine spillover esprime il concetto di eccesso, di traboccamento (la parola è composta dal verbo to spill, rovesciare, versare, e da over che rafforza il concetto di diffusione e di sforamento); nel testo di Quammen lo spillover rappresenta il salto di specie, o zoonosi, dei virus che, dopo aver colpito gli animali, a un certo punto della loro evoluzione cominciano ad attaccare l’uomo, con conseguenze catastrofiche.

Quammen ripercorre qui le principali epidemie degli ultimi anni, da Hendra, la cui diffusione è sostanzialmente rimasta circoscritta in Australia, a Ebola, passando per la Sars, il morbo di Lyme, l’Aids e altri ancora, con due fil rouge inquietanti e ricorrenti: noi siamo una delle cause fondamentali di questi cicloni epidemici, con i nostri comportamenti e le nostre nuove abitudini, e the next big one non è ancora arrivato.

La narrazione è attenta e coinvolgente; il lettore partecipa, in modo vivido, alle spedizioni e alle scoperte che hanno accompagnato il giornalista durante la fase di ricerca, di raccolta dei dati scientifici e di formulazione delle ipotesi da parte dagli esperti.

Una lezione per evitare le prossime catastrofi

Ma che cosa possiamo fare per evitare una pandemia? E quali sono le lezioni che avremmo dovuto apprendere in questi ultimi decenni che, invece, abbiamo messo da parte, chiaramente impegnati a risolvere altri problemi e a gestire altre priorità?

Tutti facciamo parte della natura e siamo fortemente interconnessi; il nostro stile di vita, il nostro modo di viaggiare e di spostarci, di nutrirci, di trattare l’ambiente, incidono in maniera significativa su equilibri esistenti, arrivando a comprometterli.

Purtroppo per noi, le conseguenze delle nostre azioni non sono immediate: i tempi della natura sono diversi da quelli che l’uomo, come essere vivente, concepisce e quindi, come un seme, piantato oggi, darà i suoi frutti nell’arco di settimane o mesi, così le micro fratture impercettibili avvenute negli ecosistemi produrranno le loro conseguenze in un tempo a venire.

Spillover è un libro scritto in modo assolutamente leggibile, in cui i toni da saggio scientifico vengono equilibrati da momenti di narrazione di avventura e di viaggio, a cui si aggiungono digressioni da romanzo storico e perfino un po’ giallo (in particolare nei capitoli dedicati alla malaria e all’Aids).

Perché dobbiamo leggerlo oggi? Quammen, con questo lavoro, ha saputo restituire in modo assolutamente comprensibile la complessità del momento attuale, arrivando addirittura ad anticipare, quasi come Cassandra, quanto oggi stiamo vivendo.

C’è però un aspetto positivo: le epidemie narrate nel saggio sono state circoscritte e in parte arginate grazie alla ricerca scientifica, al lavoro di team, alla consapevolezza dei rapporti causa-effetto e alle risposte che possiamo mettere in atto.

E come spiega Quammennon ho scritto questo libro per spaventare il pubblico ma per renderlo più consapevole. Ecco cosa distingue gli esseri umani per esempio, dai bruchi: noi, al contrario di loro, possiamo fare mosse intelligenti“.

Come dire, non tutto è (ancora) perduto e abbiamo la possibilità di far tesoro dei nostri errori e delle nostre esperienze per provare a cambiare il corso di quando sta avvenendo intorno a noi oggi.

Chiara Guizzetti Chiara Guizzetti: laureata in economia, lavora in Adfor come referente per l’area Internal Audit e Compliance (consulenza, formazione aziendale e universitaria). Crede nel valore dell’etica, della sostenibilità e del network tra persone e imprese. Appassionata di pilates e corsa | Linkedin
Condividi: