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Giornata delle tartarughe marine, si festeggia il 16 giugno

Giornata delle tartarughe marine

Domani, domenica 16 giugno, è la Giornata delle tartarughe marine, un evento a livello globale che vuole sensibilizzare gli umani verso il rispetto e il controllo di questi animali sulle spiagge; da quest’anno per la loro tutela si utilizzeranno anche droni, bici elettriche e una vela a motore

Dall’inizio di giugno più di centro fra operatori e volontari del WWF sono sulle spiagge di Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Toscana per individuare e mettere in sicurezza i nidi delle tartarughe marine.

Il progetto Tartarughe marine del WWF Italia, attivo da ormai 20 anni, ha permesso di censire decine di nidi e di individuare le spiagge più sensibili per la nidificazione delle tartarughe in Italia.

Quest’anno, oltre il progetto Life Euroturtles, che per il terzo anno si svolge in collaborazione con altri cinque paesi del Mediterraneo, è stato avviato TartAmar Calabria, un nuovo progetto (finanziato dalla Regione Calabria con fondi del Piano Operativo Regionale 2014-2020), che prevede il monitoraggio delle coste dell’alto Tirreno e Ionio cosentino, non solo attraverso il pattugliamento mattutino delle spiagge, ma anche mediante l’uso di droni, bici elettriche e, in via sperimentale, anche con una vela a motore.

Domani, domenica 16 giugno, si festeggia e si dà visibilità a questo problema attraverso la Giornata delle tartarughe marine, ma il WWF lavora ogni giorno per la tutela di questa specie.

I suoi volontari infatti non sono solo impegnati nella tutela dei lidi, ma anche in tantissime attività di recupero e cura delle tartarughe marine, che vengono realizzate nei centri di recupero di Molfetta, Torre Guaceto, Policoro, Capo Rizzuto e di Massa.

Dall’inizio dell’anno sono state 28 le tartarughe marine ritrovate sulle spiagge dagli operatori del Centro di recupero WWF di Policoro, tutte della specie Caretta caretta.

Di queste 28, dieci erano vive, ma tutte in difficoltà: cinque avevano avuto interazioni con attrezzi da pesca, una ingerito plastica, mentre le altre quattro erano debilitate.

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