Si torna al lavoro e agli impegni. I mesi di lockdown ci hanno tenuti in casa, per la gioia dei nostri cani, che hanno condiviso con noi intere giornate. Ora è tempo di tornare alle vecchie abitudini aiutandoli a superare i possibili stati di ansia da separazione
La Fase 3 ha permesso alle persone di uscire di casa e di tornare al lavoro, di riconquistare una sorta di normalità, seppure con le dovute limitazioni. Il nido domestico è stato per la maggior parte di noi l’unico luogo frequentabile durante i mesi di lockdown.
Per alcune persone è stato difficile, tanto che hanno provato un senso di solitudine e isolamento, ma per i nostri animali, in particolare per i cani, è stato un periodo felice e sono stati a loro volta fonte di gioia e sostegno per noi.
Nonostante i parchi chiusi e l’impossibilità di raggiungere aree verdi per potere correre in mezzo alla natura, i cani hanno goduto della nostra presenza in casa e delle ore trascorse insieme. Per il cane infatti la condivisione, l’attaccamento, il contatto fisico, la collaborazione con noi sono alla base dell’equilibrio e di una vita felice.
Dobbiamo quindi aiutarli a rimodulare le loro abitudini, tenendo conto anche del fatto che i cani sono estremamente abitudinari e hanno bisogno di certezze nella loro vita.
Secondo molti esperti la Fase 3 può rappresentare un momento critico. MyLav, laboratorio di analisi veterinarie e consulente per i medici veterinari, con il supporto dell’esperta Chiara Catalani, offre alcuni suggerimenti per ridurre il dolore del distacco che i nostri cani possono provare e superare la Fase 3.
Se si è ripresa la routine lavorativa e di conseguenza il cane deve stare tante ore da solo in casa bisogna stare attenti a possibili segnali di ansia. È necessario quindi osservarlo con attenzione, per esempio se tende a seguirci mentre ci prepariamo per uscire o, addirittura, si mette davanti alla porta per uscire con noi ci sta segnalando la sua preoccupazione.
Ecco allora che prima di assentarci diventa importante passare del tempo insieme dedicando almeno mezz’ora a una bella e gratificante passeggiata scegliendo un luogo che gli piace. Se possibile, sarebbe meglio abituarli gradualmente alla nostra assenza.
Come si riconoscono i disturbi di ansia da separazione?
Il cane potrebbe arrecare danni in casa o fare fatica ad addormentarsi alla sera, avere meno appetito o disturbi cutanei come la forfora. Un altro campanello d’allarme sono i disturbi gastrointestinali o l’espletamento dei bisogni in casa. L’ansia infatti può alterare differenti funzioni dell’organismo e alcuni comportamenti.
Se i comportamenti derivati dall’ansia persistono e ci rendiamo conto che il nostro amico a quattro zampe sta soffrendo e non riesce a tornare alla normalità, il consiglio è quello di rivolgersi a comportamentisti esperti per aiutare i nostri amici a superare le loro paure e le loro ansie e vivere meglio.