Altri 1.000 alberi arrivano in città dando vita al progetto di riforestazione urbana voluto dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma Impresa Sociale. Ce ne parla Maria Paola Chiesi
KilometroVerdeParma continua la sua missione di piantumazione e con 1.030 nuovi alberi – che troveranno dimora nel quartiere ParmaMia – la primavera della cittadina emiliana inizia con una ventata di Green.
L’area interessata è di circa 16.000 mq: una bella boccata d’ossigeno. L’iniziativa, finanziata dai 25.000 euro raccolti durante lo scorso dicembre, prevede l’adesione di ben 350 volontari, tra cui spiccano sia aziende che cittadini privati.
Un intervento di forestazione urbana resa possibile in primo luogo dalla collaborazione con il Comune di Parma, il quale ha concesso l’area in oggetto e con la regione Emilia-Romagna che, insieme a Giorgio Tesi Group, ha messo a disposizione le piante.
Si tratta di uno fra i primi risultati raggiunti dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma Impresa Sociale che, nato solo lo scorso maggio 2020, si è posto l’obiettivo di piantare almeno 20.000 alberi l’anno.
Un traguardo notevole considerata la giovane vita dell’associazione, che, ci spiega la presidentessa del Consorzio Maria Paola Chiesi, intende ora muoversi su un duplice piano: “Il primo è quello istituzionale: oltre che con la regione Emilia-Romagna, dialoghiamo con le amministrazioni di tutti i Comuni del territorio provinciale parmense. L’idea è quella di fare una ricognizione di tutti i territori disponibili per interventi di rimboschimento“.
“Il secondo fronte di intervento – prosegue la manager – riguarda il tessuto imprenditoriale parmense: siamo in contatto con numerose aziende che condividono con il Consorzio un forte senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società e che sono già impegnate – o hanno in programma di farlo nei prossimi mesi – nella messa a dimora di nuovi alberi“.
Se l’idea iniziale di KilometroVerdeParma – concepito nell’estate del 2015 da Franco Maria Ricci e divenuto reale cinque anni dopo nel luglio 2020, avrebbe dovuto essere circoscritta unicamente alla creazione di una barriera vegetale che potesse contrastare le emissioni di CO2 in prossimità del tratto autostradale A1 – oggi la direzione riguardante il miglioramento delle condizioni ecosistemiche e climatiche non è più l’unica a essere perseguita.
Accanto allo stoccaggio di anidride carbonica, le piantagioni possono apportare vantaggi alla lotta contro l’inquinamento atmosferico e, non per ultimo, al benessere dei cittadini, restituendo loro un nuovo modo, decisamente più green, per vivere gli spazi della città.
“KilometroVerdeParma – affermava Maria Paola Chiesi già lo scorso giugno 2020 durante un confronto online predisposto da Legambiente sulla crisi climatica – rappresenta per noi un simbolo per la nostra città e sperabilmente anche per la nostra regione o per il nostro paese, soprattutto nell’era post covid, il simbolo di un nuovo modo di vivere gli spazi aperti“.
Ovviamente, KilometroVerdeParma non è l’unico disegno di riforestazione urbana in via di sviluppo. ForestaMi a Milano rappresenta un’altra valida iniziativa con la quale cooperare e dialogare, per “mettere in rete le expertise specifiche – continua Chiesi – e inserirle in un progetto di più ampio respiro di transizione ecologica dei territori. Il cambiamento deve partire da ognuno di noi ed è fatto di tanti piccoli gesti che, insieme, possono fare la differenza“.
Da non sottovalutare ancheil lavoro di sensibilizzazione operato nei confronti dei cittadini, per ottenere un coinvolgimento e una compartecipazione sempre più ampi, a partire dalle scuole, fino ad arrivare a farsi ascoltare da tutte le parti che compongono il tessuto sociale.
A tal proposito, KilometroVerdeParma ha lanciato, all’interno degli istituti scolastici, il progetto educativo WeTree, trovando il riscontro di ben 44 classi di scuole superiori della provincia di Parma.
“È un punto di partenza – conclude Chiesi – dobbiamo proseguire su questa strada“.
(testo redatto da Nicole Bianchi)